Una denuncia prepotente e attuale. Una ricerca incessante dei chiaro scuri che diventano timbro stilistico per raccontare vicende violente, storie prese dalla cronaca che, nelle foto, dal dramma si risvegliano nella speranza di un nuovo giorno. E’ questo il messaggio contro il femminicidio lanciato dal fotografo Domenick Giliberto con la mostra ‘Violata’ inaugurata ieri sera a Messina nei locali del ristorante Extravergine. Insieme a lui la curatrice delle scene negli scatti, la regista Giovanna Manetto. “Non potevo solo indignarmi davanti a fatti di cronaca sempre più frequenti e violenti – spiega l’autore – ho sentito l’esigenza di agire; con Giovanna abbiamo messo insieme le nostre professionalità dalle quali è nata la scintilla per creare l’allestimento”.
“Sono foto molto forti – osserva Manetto – lo spettatore non rimane passivo davanti a scene di questo tipo che, purtroppo, spesso ancora sono la realtà. Ma in noi è nata la fiducia, e i numeri delle statistiche in Italia confortano: oggi le donne riescono a essere più coraggiose e a reagire. Denunciano di più, si fanno aiutare dalle associazioni che si occupano di tutelarle, assisterle, sottraendosi da uomini aguzzini e provando a scrivere un nuovo futuro delle loro vite”.
‘Violata’ è un’esposizione di quattordici tavole quadrate, con foto in bianco e nero, realizzate con il contributo artistico di giovani attori del Teatro Vittorio Emanuele, che inscenano diverse forme di violenza mentale e fisica sulle donne. Grazie al sostegno e all’ospitalità gratuita dei titolari dell’Extravergine la mostra è visitabile, dal mattino alla sera, fino a domenica 25 novembre, data della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. ‘Violata’ nasce in collaborazione anche con Yoga Time, Remax e con il patrocinio del Cirs Onlus Messina.