“Sono decine ormai le discariche a cielo aperto che, dalle periferie al centro, stanno rendendo la vita impossibile a migliaia di persone. Cumuli maleodoranti fanno bella mostra di se nei pressi di esercizi commerciali, scuole e abitazioni private”. Così inizia la dura nota di Articolo UNO che commenta l’emergenza rifiuti in cui verte la città da quasi due settimane. Dura la posizione del gruppo politico che chiede la rimozione del Direttore Generale e del CdA della Messina Servizi.
“È una vergogna che la tredicesima città d’Italia e i cittadini messinesi si trovino costretti a condizioni insostenibili a causa dalla mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani e dalla pulizia dei cassonetti. Definirla emergenza è sbagliato. Non siamo di fronte ad una calamità inattesa o imprevedibile ma alle conseguenze di scelte gestionali e politiche errate.
È una vergogna che il Direttore Generale abbia avviato, con notevole ritardo, la predisposizione dei bandi per l’affidamento dei servizi di manutenzione e riparazione dei mezzi e abbia deciso lal contempo di sospendere gli affidamenti diretti (cosa più che giusta ma al momento opportuno) senza che fossero espletate le gare e fossero individuate le ditte vincitrici. Determinando il fermo di quasi tutti i mezzi, il caos e la quasi interruzione di un servizio pubblico. Lo stesso noleggio dei mezzi, per fronteggiare le necessità di procedere alla raccolta, non è detto che avrà costi inferiori rispetto alla regolare manutenzione di quelli già in uso.
È una vergogna che il Consiglio di Amministrazione di Messina Servizi Bene Comune, nominato da De Luca e guidato dal suo braccio destro Pippo Lombardo, abbia dato prova di assoluta inadeguatezza. Avrebbe potuto e dovuto intervenire sul Direttore Generale per evitare quanto accaduto, magari togliendo alcuni poteri e provando a governare la situazione. Lo scontro permanente tra il CdA e il Direttore Generale è una delle cause principali di tale disastro gestionale. Entrambi andrebbero rimossi immediatamente!
È una vergogna che il Sindaco Cateno De Luca dopo avere trascorso settimane intere a cercare le responsabilità (cosa corretta, sicuramente), e solo qualche giorno si è posto il problema che prima di tutto occorreva individuare soluzioni per superare lo stato dei fatti fissando la data del 30 Novembre. Crede davvero De Luca che l’emergenza possa perdurare per altre due settimane?
La responsabilità politica del Sindaco Dell Luca è evidente.
La gravità della situazione meriterebbe una discussione e un intervento da parte del Consiglio Comunale che, ad oggi, non ha battuto un colpo. – conclude la nota – È inconcepibile esporre la città a tale condizione senza assumere alcuna misura di contrasto reale ai disagi. Di fatto in più parti della città si è realizzata una vera e propria interruzione di pubblico servizio esponendo migliaia di cittadini a rischi anche di natura sanitaria rendendo quasi inevitabile l’intervento della Magistratura per individuare responsabilità”.