Referendum “Montemare”: il Comune dice no e fa ricorso alla Regione

Possibili scompensi con il piano di riequilibrio in esame: basta questa motivazione per il Comune di Messina per opporsi al referendum sulla costituzione del nuovo comune Montemare. Tra poco più di un mese, il 16 dicembre, è previsto il referendum: ma non è ancora detta l’ultima parola dal momento che due giorni fa il sindaco Cateno De Luca, con una deliberazione della Giunta, ha proposto un ricorso straordinario al Presidente della Regione Nello Musumeci, chiedendo la sospensione cautelare dell’efficacia del decreto e l’annullamento del referendum.

Intanto il comitato promotore del referendum, composto da una quarantina di persone,  continua la campagna per il “si”: otto gli incontri lo scorso fine settimana a Spartà e Castanea, mentre per sabato e domenica sono previsti ad Ortoliuzzo e Massa Santa Lucia.

La “secessione” che secondo il sindaco viola la rappresentatività della Città Metropolitana, riguarda i villaggi rivieraschi e collinari di Salice, Castanea, Gesso, Massa San Giorgio, Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni, Acqualadroni, Calamona, Spartà, San Saba, Rodia, Piano Torre e Ortoliuzzo: estrema periferia a nord della città, con una popolazione di oltre ottomila abitanti.

 

 

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