Il 29 Ottobre 2018 si è tenuta a Catania l’assemblea del CNCA (coordinamento nazionale comunità di accoglienza), federazione Regionale Sicilia per il rinnovo delle cariche sociali e l’elezione dell’esecutivo Regionale CNCA Sicilia.
Il voto è stato preceduto da un ampio e articolato dibattito sulle attività svolte nella Regione dalle associazioni e cooperative aderenti al CNCA Sicilia e sulle sfide sociali che attendono l’organismo in oggetto.
Tutti infatti sono consapevoli di essere chiamati ad agire in una zona di frontiera, non solo perché la Regione Sicilia fa da confine tra l’Europa unita e l’Africa; ma anche perché l’isola è una delle Regioni italiane al cui interno disoccupazione giovanile, emarginazione, aumento della povertà, contribuiscono a creare problemi per i quali la federazione è da sempre in prima linea e che richiedono, oggi più di ieri, l’assunzione di un ruolo sempre più forte di denuncia, di proposta e di intervento.
È evidente perciò che il CNCA stimoli tutte le istituzioni dell’isola affinchè siano attente
e predisposte ad agire secondo i dettami della costituzione dello statuto Regionale, per l’attenzione concreta dei diritti di ogni persona, qualunque sia la sua origine e il suo credo religioso.
Le sfide che attendono al CNCA sono infatti culturali e politiche, del lavoro e dell’impresa sociale, dell’advocay, della tutela dei diritti e del fare movimento, della questione giovanile. Sfide collettive per la crescita dei diritti di tutti e la lotta alle disuguaglianze e alle nuove catene imposte ai più deboli.
Per portare avanti questo impegno collettivo, assieme alle comunità che compongono la federazione, è stata eletta all’unanimità Presidente Regionale del CNCA la dottoressa Anna Maria Garufi, una messinese impegnata nel sociale da sempre che assieme al suo nuovo esecutivo dovrà coordinare una molteplicità di azioni finalizzate a dare risposte concrete ai bisogni sociali di cui le comunità del CNCA Sicilia si occupano, che sono: Dipendenze patologiche da sostanze e da non sostanze (quali per esempio il Gioco d’azzardo patologico considerando che il CNCA è portavoce Nazionale della campagna “Mettiamoci in gioco”), minori abbandonati, minori devianti, minori stranieri, donne con bambini (straniere o italiane che siano), Sprar, prostituzione e tratta, uomini e donne senza fissa dimora, detenuti, ragazze madri, disabili, fattorie sociali per il reinserimento
lavorativo.