Riflettere sul ’68 attraverso il cinema. E non a partire dalle numerose e celebri pellicole che di questo “anno spartiacque” hanno narrato la genesi e lo sviluppo, bensì mediante quelle prodotte e portate sul grande schermo proprio nel 1968. E’ questo uno dei fini principali del progetto “Cineforum’68”, ideato e proposto dal Prof. Pierandrea Amato, dal collettivo studentesco universitario “Pierrot le fou” e da Umberto Parlagreco. Si tratta di un ciclo di cinque film che verranno proiettati ogni lunedì alle ore 20:00 presso il Cinema Multisala Iris di Messina; ogni film in programma sarà preceduto da introduzioni ed approfondimenti.
<<Cinquant’anni sono trascorsi dal 1968 e sentiamo l’esigenza di proporre un ciclo di visioni su questo evento che ha impresso una svolta decisiva al Novecento. Non si tratta né di celebrare né di commemorare>>, affermano i componenti del collettivo studentesco “Pierrot le fou”. <<Senza dubbio>> -proseguono – <<questa ricorrenza offre la possibilità di ripensare la storia attraverso il cinema. Ma c’è dell’altro: ripensare il ‘68 oggi è un’urgenza estetica e politica, mossa da un sentimento di contestazione e di creazione del nuovo, che ancora dopo cinquant’anni (e, ci auguriamo, anche oltre) rimane viva>>.
Ancora, secondo il collettivo, <<perché ripensare il ‘68 attraverso l’occhio della macchina da presa? Per comprendere questo legame viscerale è bene ricordare ciò che avvenne al festival del cinema di Cannes durante le manifestazioni parigine del ‘68. Una delle più importanti rassegne cinematografiche del mondo viene interrotta da registi i cui nomi sono il punto di riferimento dell’impegno politico di quegli anni: Jean-Luc Godard, François Truffaut, Roman Polanski. Abbiamo dunque deciso di proporre la visione di alcuni film usciti nel ‘68 e non di film che semplicemente ne parlino; come se sia il ’68 stesso a produrre dei film ancora prima di farsi storia; come se il cinema abbia il potere, implicito delle immagini, di provocare un tempo che ancora non c’è>>.
I cinque film del ’68 che saranno proposti sono “Un film comme les autres” di Jean-Luc Godard (5 novembre); “Teorema” di Pier Paolo Pasolini (12 novembre); “C’era una volta il west” di Sergio Leone (19 novembre); “Nostra Signora dei Turchi” di Carmelo Bene (26 novembre) e “Rosemary’sbaby” di Roman Polanski (3 dicembre).
Il costo sarà molto ridotto, anche per consentire la più ampia e libera partecipazione al cineforum: 3 euro per ogni spettacolo, 12 euro per abbonamento.
Non resta che sottolineare l’importanza del ciclo di appuntamenti e lodare l’impegno socio-culturale profuso dagli organizzatori, finalizzato ad un’attenta riflessione su un’epoca fondamentale per la storia contemporanea che ha tanto influenzato i decenni successivi. Il punto di partenza, appunto, sarà il cinema, come espressione di un fermento e di una ribellione intellettuale di enorme portata. Come ha affermato il filosofo francese Gilles Deleuze, ”Chi odia il ‘68, o ne giustifica il rinnegamento, pensa che sia stato simbolico o immaginario. Ma in realtà non è mai stato così: fu un’intrusione del reale puro”.