Caos Atm, l’amministrazione diserta l’incontro in Prefettura: Cgil e Uil verso lo sciopero

Mentre la città si prepara a scendere in piazza il 20 ottobre (alle 10 a piazza Cairoli) per “attacarsi” al tram e difendere il servizio pubblico, anche all’interno dell’azienda cresce il malumore e in Atm si va verso lo sciopero. Ad annunciarlo i segretari di Cgil e Uil dopo la riunione di oggi in Prefettura che “non è bastata a trovare un’intesa e le organizzazioni sindacali hanno chiuso negativamente le procedure di sciopero”.
“Adesso si procederà dunque alla proclamazione della protesta dei lavoratori dell’azienda trasporti, in base al calendario degli scioperi si sceglierà la prima data utile che dovrebbe essere nella prima settimana di novembre ma il sindacato si è detto disponibile al confronto fino all’ultimo giorno utile” – si legge in un comunicato.
Mercoledì 31 ottobre  i lavoratori Atm saranno chiamati alla mobilitazione organizzata dalle confederazioni di Cgil e Uil a piazza Unione Europea.
In Prefettura hanno partecipato all’incontro  i segretari delle tre federazioni dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil, mentre per l’Atm si sono presentati il presidente Pippo Campagna e il direttore facente funzioni Natale Trischitta. Assente l’amministrazione comunale.
Filt Cgil e Uiltrasporti hanno manifestato fino alla fine la volontà di confrontarsi, hanno tentato la strada del dialogo e messo sul tavolo una serie di proposte alternative ai tagli prospettati dai vertici aziendali.
«Di fronte agli indirizzi e agli intendimenti che l’azienda è decisa a portare avanti, abbiamo chiuso negativamente le procedure e proclameremo lo sciopero».
Alla base della protesta unitaria – dichiarano  Filt Cgil  e Uiltrasporti – ci sono le battaglie già avviate in questi primi mesi di amministrazione De Luca a tutela dei servizi pubblici e del lavoro: contro esternalizzazioni dei servizi, esuberi del personale, atti unilaterali dell’azienda, volontà di sospendere il servizio tranviario , sospensione del contratto integrativo dei 500 dipendenti , nuovo piano di esercizio non condiviso con i sindacati e che non solo si è rivelato un fallimento, ma è fortemente penalizzante per i lavoratori, tanto che sono pronte le denunce di Filt Cgil e Uiltrasporti all’Ispettorato del Lavoro.
«Abbiamo messo sul tavolo anche le nostre proposte » dicono i sindacati.
Filt Cgil e Uiltrasporti chiedono di: bandire subito un concorso pubblico per 50 nuovi autisti per colmare così le carenze che continuano a creare non pochi problemi ai servizi e all’azienda; l’integrazione oraria full-time per gli Ausiliari Ztl impegnati nella mobilità e la dichiarazione di cessazione degli esuberi; ritiro del Piano di esercizio in vigore in via sperimentale; internalizzazione di tutte le attività e creazione di un grande polo manutentivo per bus e tram coinvolgendo le Officine Grandi Riparazioni  di  Fs , per tutti i mezzi comunali e di Messina Servizi ; procedere nella ristrutturazione della linea tranviaria impiegando gli 11,4 milioni di euro finanziati con delibera Cipe del MIT e i 5,5 milioni dei fondi POC che andrebbero diversamente persi. Ultimo passaggio anche sulla situazione economico-finanziaria dell’Atm e sulla massa debitoria: «Facciamo certificare da un’agenzia terza, come emendato dal consiglio comunale nel Salva Messina, la situazione reale dell’Atm».
Filt Cgil e Uiltrasporti ribadiscono la posizione, già manifestata  dalle rispettive confederazioni, fortemente negativa sul provvedimento Salva Messina e chiameranno i lavoratori Atm alla mobilitazione del prossimo 31 ottobre .

 

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