Che la sua intenzione fosse quella di privatizzare l’azienda trasporti, non è un mistero. Così a leggere i numeri al contrario, De Luca annuncia ( col suo solito stile da “detto io i tempi”) alle 22 di aver concluso una riunione di oltre tre ore con la dirigenza ed organo di controllo ATM in merito alla situazione debitoria, dichiarando che la situazione è irrecuperabile e che lunedì si procederà alla liquidazione.
A giustificare questo annuncio la cifra debitoria: “Nel piano di riequilibrio finanziario per stessa ammissione del Presidente del collegio dei revisori dei conti l’importo di € 32.435.044,92 non rispecchia le reali perdite di ATM al 31 dicembre 2013 in quanto le perdite effettive a quella data erano circa 50 milioni di euro”.
Ma abbiamo letto bene? Al 31/12/2013 i debiti ATM erano circa 51 milioni. Oggi sono circa 31 milioni. Quindi con la precedente amministrazione i debiti sono stati ridotti di 20 milioni.
Senza contare che lo stesso ex assessore Cacciola, pochi giorni fa, incalzato dalla stampa ha chiarito diversi passaggi che hanno portato l’Atm dall’essere un’azienda fantasma dove c’era persino chi rubava benzina e si faceva rimborsare chilometraggi falsi, fino all’acquisto di mezzi, alla presenza deglli autobus nei villaggi, all’acquisto di bus elettrici che dovranno arrivare a fine mese.
Insomma i conti non tornano. Nemmeno ai sindacati, snobbati all’incontro in prefettura, e pronti a non farsi “liquidare”. (Pal.Ma)