Da ottobre nuovo piano d’esercizio per l’ATM, ma è in bilico la situazione economica

Il nuovo piano d’esercizio. che partirà dal 2 di Ottobre, verrà presentato domani in conferenza stampa da Cateno De Luca la cui “rivoluzione” è cominciata a partire proprio dall’ATM che oggi si trova in una situazione economica preoccupante. L’azienda di trasporto pubblico aveva richiesto a febbraio al Comune di Messina l’erogazione per il triennio 2018-2020 di 50 milioni di euro di contributo, cioè il 32% di fondi in più rispetto al 2017.

Cifre, queste, che la vecchia Amministrazione, valutata la situazione delle casse di Palazzo Zanca, non ha potuto garantire. Il comune di Messina, infatti, ha stabilito che avrebbe erogato ad ATM 37 milioni di euro. Nonostante fossero questi i fondi stanziati, tuttavia, l’ex direttore generale di ATM aveva chiesto comunque alla Giunta che venissero assunti i 74 autisti. Mossa che sarebbe potuta essere possibile soltanto se il Comune avesse di fatto stanziato 50 milioni di euro. Intanto l’ATM dovrà pagare le rate della maxi-rottamazione fiscale e fino a marzo circa 40 milioni di ritenute Irpef e contributi non ancora versati. Allo stato attuale quindi si dovrà rimodulare il piano della spesa che effettivamente l’azienda può permettersi senza quei fondi richiesti al Comune ma non effettivamente stanziati.

Intanto i sindacati attaccano il primo cittadino che non farà un passo indietro rispetto allo stop sulle assunzioni dei nuovi autisti. “L’atm ha operato in violenza delle regole contabili per assumere amici e parenti della politica e delle organizzazioni sindacali – scrive Cateno De Luca sulla sua pagina fb – Mi sono stancato di subire minacce ed avvertimenti anche di queste 74 persone che mi accusano di averli fatti ingiustamente licenziare. Mi sono stancato di essere paragonato ad un criminale sociale da parte dei sindacati che continuano a dire falsità nella evidente loro connivenza. Mi sono stancato delle pressioni sindacali tendenti a difendere l’illegalità e ad alimentare l’odio di queste persone nei miei confronti. Mi sono stancato dell’ostruzionismo di alcuni autisti ATM (qualcuno si rifiuta di fare straordinario altri si mettono in malattia) per creare disservizi in quanto hanno amici e parenti in quei 74 lavoratori interinali che dovremmo assumere a tutti i costi per garantire sotto minaccia un buon livello di servizio”.

 

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