“Sui bilanci e sul riequilibrio di Messina, De Luca gioca con le parole (e, magari, con la città)”. In una nota congiunta Renato Accorinti, Enzo Cuzzola e Guido Signorino, commentano ciò che oggi sarà oggetto di discussione in aula. Alle 18 il consiglio comunale si riunirà in seduta straordinaria con all’ordine del giorno “D.U.P. 2018/2020 Bilancio di previsione finanziario 2018/2020”. “Già in campagna elettorale aveva detto di non sapere che fare col riequilibrio (diceva di voler chiedere lumi al Ministero, mostrando di non conoscere gli spazi che la legge gli avrebbe offerto come Sindaco di amministrazione entrante). – prosegue la nota – Adesso dice, con una affermazione che appare grave e che meriterebbe interlocutori in altri Palazzi, che i bilanci del Comune sarebbero “non veridici”. Però, allo stesso tempo, dice che gli stessi sono “formalmente corretti” e che per questa ragione i Revisori dei conti hanno apposto i loro pareri favorevoli”.
Sulla possibilità di spalmare il debito su vent’anni piuttosto che su dieci si è giocata per l’amministrazione uscente una partita difficile che ha visto vincere il “no” del consiglio comunale. Cateno De Luca ha avanzato tuttavia diverse volte la necessità di riportare in aula il piano di riequilibrio pur senza nascondere alcuni dubbi legati al bilancio. “Giochi di parole. – proseguono Accorinti, Cuzzola e Signorino – Dove mai esiste una correttezza formale indipendente dalla veridicità sostanziale quando si parla di bilanci? I Revisori dei conti, poi, hanno proprio il compito istituzionale di certificare la veridicità delle cifre e dei bilanci. Entrano nei numeri, li verificano, formulano inviti e prescrizioni e i bilanci proposti all’approvazione del Consiglio contengono ogni modifica necessaria ad accogliere le indicazioni dei revisori. Le parole usate da De Luca contengono allusioni. Se ritiene che vi siano irregolarità o falsi, vada in Procura. Ad ogni modo, senza giochi di parole, l’amministrazione Accorinti è pronta a un confronto pubblico sulla veridicità e la sostenibilità dei conti e del riequilibrio finanziario del Comune”.