Si è appena conclusa la requisitoria del pm Antonio Carchietti riguardante i bilanci comunali che secondo quanto sostenuto dalla Procura furono falsificati fra il 2009 e il 2013 per evitare il dissesto del comune di Messina. Nel processano sono trentaquattro gli imputati fra politici, ex assessori, amministratori e funzionari comunali per cui l’accusa ha chiesto ventidue condanne e 12 assoluzioni. Le pene sono fra gli 8 mesi e i 2 anni di reclusione. Per Giuseppe Buzzanca all’epoca dei fatti sindaco è stata chiesta la condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione.
Tutti i nomi e le condanne
Francesco Aiello (10 mesi di reclusione), il segretario comunale Santi Alligo (8 mesi), Antonio Amato (10 mesi), Roberto Aricò (assoluzione per non aver commesso il fatto), Attilio Camaioni (10 mesi), il ragioniere generale Ferdinando Coglitore (2 anni e 3 mesi), Giovanni Di Leo (assoluzione in relazione al capo F e prescrizione in relazione ai capi B e D di imputazione), Domenico Donato (assoluzione), Carmelo Famà (8 mesi), Carmelo Giardina (8 mesi), Diane Litrico (non doversi procedere per intervenuta prescrizione), Domenico Manna (8 mesi), Giuseppe Mauro (prescrizione), Giuseppe Puglisi (1 anno e 3 mesi), Vincenzo Schiera (10 mesi), Dario Zaccone (assoluzione), Domenico Maesano (assoluzione), Giancarlo Panzera (assoluzione), Filippo Ribaudo(prescrizione). Tra gli imputati anche l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca (2 anni e 3 mesi) e i componenti della sua allora Giunta Pinella Aliberti (prescrizione), Elvira Amata (1 anno), Melino Capone (1 anno e 3 mesi), Dario Caroniti (1 anno e 3 mesi), Giuseppe Corvaja (1 anno, 1 mese, 15 giorni), Pippo Isgrò (1 anno), Salvatore Magazzù (1 anno), Orazio Miloro (1 anno e 9 mesi), Franco Mondello (1 anno), Giorgio Muscolino (1 anno), Giuseppe Rao (prescrizione), Carmelo Santalco (1 anno, 1 mese, 15 giorni), Gianfranco Scoglio (prescrizione), Roberto Sparso (1 anno e 3 mesi).