di Carmelo Catania – Lo scorso marzo la Regione siciliana aveva stanziato altri 510.000 euro, presi dal Fondo di riserva per le spese impreviste.
Nel dettaglio di quella somma 200.000 euro erano stati stanziati per garantire lo smaltimento del percolato per un periodo di circa due mesi (affidato in forma diretta alla Tech Servizi), gli altri 310.000 euro, invece, dovevano essere impiegati per consentire l’intervento di sostituzione parziale di capping (copertura del sito inquinato, ndr) provvisorio al fine di “mitigare la produzione di percolato e per adottare le misure di messa in sicurezza del sito”.
Il 4 settembre scorso il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea ha indetto la gara di appalto per i lavori di “Messa in sicurezza in emergenza della discarica (Modulo 2) sita in c.da Zuppà del Comune di Mazzarrà S.A. (ME), attraverso la sostituzione di una porzione di capping provvisorio” aggiudicato procedura negoziata con il criterio Minor prezzo.
A questo provvedimento si è giunti dopo che l’11 maggio il Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti aveva nominato il comune mazzarrese Soggetto Attuatore dell’urgentissimo intervento.
La Giunta Pietrafitta ha successivamente approvato il progetto esecutivo, redatto dall’ing. Roberta Curcio, dipendente interna della società Tirrenoambiente S.p.A. in liquidazione, lo scorso 24 agosto, per l’importo complessivo di 304.229,05 euro , di cui 230.141,47 quale importo lavori a base d’asta e 74.157,58 per somme a disposizione dell’Amministrazione.
Nella determina si legge come “si procederà all’aggiudicazione anche in caso di un’unica offerta valida e che I’amministrazione si riserva in ogni caso di non procedere all’aggiudicazione se nessuna offerta risultasse conveniente o idonea in relazione all’oggetto dell’appalto”.
Somme che dovranno essere recuperate, in quanto stanziate dalla Regione in via sostitutiva e in danno del soggetto responsabile inadempiente, ovvero la Tirrenoambiente.