di Marina Pagliaro – La data di scadenza del bando per l’assegnazione del centro polifunzionale di Villa Dante ad associazioni cittadine era il 9 luglio 2018. Nessuna risposta, però, è provenuta né dal dirigente del Dipartimento dei servizi sociali Domenico Zaccone né tanto meno dall’Assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore. A denunciare la situazione di stallo, dopo quasi due mesi dal termine della procedure dell’avviso pubblico, Pippo Maganza presidente dell’Associazione “Sicilia Terra Nostra” e Alfredo Mangano Presidente dell’Associazione “Fare per cambiare” questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Zanca. I due enti avevano partecipato alla gara che avrebbe assegnato al termine dei tempi la gestione pubblica a titolo gratuito del centro polifunzionale di Villa Dante per tre anni.
“L’avviso pubblico, realizzato dalla vecchia amministrazione, era una battaglia per cui la nostra associazione si è battuta – ha detto Alfredo Mangano – Si è pensato a un ampio progetto che permette sia a giovani che ad anziani di poter usare il centro. Fra le idee anche quella di istituire un centro d’ascolto circoscrizionale per fra incontrare i cittadini, i consiglieri e il presidente del quartiere”. All’interno del luogo non possono essere svolte attività economiche e, secondo il bando, le spese ordinarie e straordinarie di gestione sono in carico al Comune. Entro due settimane dalla scadenza dei termini per partecipare alla data, quindi a partire dal 29 luglio, sarebbero dovute arrivare risposte ma ancora tutto tace. “Questa situazione ha ripercussioni: il centro rischia di cadere nuovamente nel degrado – ha aggiunto Mangano – e nonostante le nostre richieste protocollate di chiarimenti nessuno è intervenuto né è stato oggi accettato l’invito a partecipare alla conferenza né da parte del Dirigente né da parte dell’Assessore”.
Dal 2013 il consiglio della III circoscrizione ha lottato per ottenere una gara pubblica. Lo stesso Alessandro Cacciotto aveva diverse volte incontrato la vecchia amministrazione per ricordare l’urgenza di intervenire nella zona. Un ultimo aggiornamento relativo a questo stop del bando sarebbe legato alla misura del Sindaco che ha sospeso fino al 31 agosto tutte le procedure in atto. “Resta singolare che nel momento in cui si vuole assegnare uno spazio, c’è già l’evidenza pubblica e si è esaurito l’iter non si sappia più niente – commenta Cacciotto – Si parla di questo centro sociale da tanti anni e proprio ora è inaccettabile che le stesse associazioni che hanno aderito restino bloccate. Che si dia una comunicazione o in un senso o in un altro”.