I carabinieri hanno eseguito a Messina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confrotni di di G.B. 40 anni e A P. 24 anni, per furto e estorsione. L’attività d’indagine è scaturita a seguito di denunce di furto di motocicli che venivano ritrovati, dagli stessi proprietari dopo poche ore, o al massimo entro un paio di giorni dal momento del furto.
Quindi i militari dell’Arma hanno incominciato ad incrociare tutti i dati raccolti al fine di trovare elementi utili per accertare se i mezzi rubati venissero riconsegnati ai proprietari estorcendo loro del denaro. Il caso più eclatante tra quelli documentati è stato quello che ha riguardato un cittadino straniero che aveva prima denunciato ai carabinieri il furto del proprio motociclo, avvenuto nel centro cittadino, per poi presentarsi solo qualche giorno dopo riferendo che era rientrato in possesso del mezzo.
Le indagini dei carabinieri si sono sviluppate attraverso una scrupolosa analisi del traffico del telefono utilizzato per compiere l’estorsione e una attenta visione dei video estrapolati dalle telecamere pubbliche e private insistenti sulla zona, e hanno permesso di accertare quanto accaduto, di ricostruire l’intera vicenda e di individuare i responsabili.