La denuncia la sporge lo scorso 19 luglio stanca delle umiliazioni, vessazioni e minacce, anche di morte, sopportate per troppo tempo in un angosciante silenzio con la speranza di ritrovare la serenità familiare perduta. Un marito violento che con sistematicità anche alla presenza dei figli la insultava, mortificava, offendeva e lei nel timore di peggiori e più gravi conseguenze era ormai costretta addirittura a dormire chiusa a chiave in una stanza diversa da quella matrimoniale.
E poi l’intervento dei poliziotti delle Volanti della Questura di Messina per sedare l’ennesimo litigio e da lì il coraggio di porre fine a quel terribile incubo, a quella rabbia implacabile che l’avevano fortemente condizionata nelle abitudini di vita, nelle amicizie relegandola in una forzosa solitudine lontana anche dagli affetti più cari.
Ieri sempre i poliziotti delle volanti hanno eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare per il delitto di maltrattamenti emessa dall’A.G. che ha evidenziato nel corpo dell’ordinanza tra le altre cose la personalità allarmante dell’autore e la necessità di impedire quella ormai difficile e pericolosa convivenza.
L’attenzione verso fenomeni di questo tipo da parte della Questura rimane altissima in un’ottica non solo repressiva ma anche e soprattutto preventiva. Solo negli ultimi mesi sono ben 19 i provvedimenti di ammonimento emessi dal Questore Mario Finocchiaro per scoraggiare gli autori da condotte criminose ai danni di mogli, madri, compagne. Maltrattamenti e stalking tra le ipotesi più frequenti un incessante lavoro di squadra che vede in prima linea gli operatori della Divisione Anticrimine deputati ad analizzare le storie di violenza denunciate con coraggio dalle vittime evidenziando quelle più a rischio necessitanti delle più urgenti misure di intervento a tutela. Tempestività e prontezza di risposta le tecniche adottate per combattere manifestazioni di violenza ed offrire un’efficace protezione alle donne costrette a subirla.