I PortaVoce messinesi del MoVimento 5 Stelle esprimono vicinanza e cordoglio per la tragica morte di Marta Danisi. Cordoglio anche del gruppo consiliare del M5S che per bocca del capogruppo Ing. Sciacca che “quanto accaduto in Liguria deve farci riflettere sull’importanza della prevenzione e sulla tutela dell’esistente, ovvero le più importanti opere infrastrutturali da realizzare in un territorio fragile e martoriato come il nostro, a partire dai collegamenti autostradali e dai numerosi ponti di competenza comunale e provinciale, che avrebbero bisogno di un continuo e attento monitoraggio, così come tutti gli edifici pubblici, le scuole e le strade”.
“Tutti i viadotti autostradali presenti sul nostro territorio sono stati costruiti con la medesima tecnica del ponte crollato in Liguria. Senza prevenzione e controlli periodici si mette a repentaglio l’incolumità pubblica” sottolinea l’ex capo del Genio Civile di Messina che rivendica di essere stato più volte attaccato per aver detto la verità e aver denunciato le condizioni di rischio del viadotto Ritiro.
“Adesso, superato il dolore per questa tragedia, dovremmo interrogarci tutti quanti sul perché un’arteria così trafficata e nevralgica sia crollata all’improvviso e su come sia possibile che nessuno si fosse mai accorto di nulla. Ci sono e ci saranno delle responsabilità da accertare, per rendere in parte giustizia alle tante vittime innocenti che hanno perso la vita nelle loro autovetture mentre si recavano a casa o al lavoro. È una cosa inaccettabile”.
“Il mio più grande timore è che qualcuno a Genova fosse a conoscenza del pericolo e abbia preferito tacere per paura di ritorsioni, e che lo stesso possa accadere anche nella nostra città – continua Sciacca – Tutti i viadotti autostradali presenti sul nostro territorio sono stati costruiti con la medesima tecnica del ponte crollato a Genova, ovvero il cemento armato precompresso, che ha una vita utile fissata dalla normativa pari a 50 anni. Oltre quel lasso di tempo i controlli periodici e le verifiche costanti sono di fondamentale importanza e permetterebbero di salvaguardare l’incolumità di tutti i cittadini.
Siamo tutti chiamati a cambiare questa città e questo Paese, dove chi sa e conosce viene in tutti i modi emarginato e attaccato. Prima di parlare di nuove opere infrastrutturali, la priorità deve essere quella di dedicare tempo, risorse e attenzione alla messa in sicurezza del territorio. Bisogna sconfiggere l’omertà e l’ignavia per garantire alla nostra terra un futuro in cui la verità e la giustizia trionfino sempre”.
Intanto sul web infuria la polemica anche con il Movimento 5 Stelle per l’appoggio quattro ani fa dei comitati “no – Gronda” che hanno bloccato un progetto viario per Genova che avrebbe sgravato il Morandi dal peso eccessivo del traffico.