Mercoledì la casa automobilistica sportiva Ferrari ha confermato le sue previsioni sugli utili per il 2018 dopo aver registrato un aumento del 18% nei profitti netti durante il secondo trimestre e un aumento delle consegne delle proprie autovetture di lusso.
In particolar modo, il costruttore di auto sportive ha annunciato che il prossimo mese dovrebbe tenersi l’annunciata nuova presentazione del business plan, guidata questa volta dal nuovo chief executive officer Louis Camilleri. Camilleri, 63 anni, lo scorso mese è stato individuato per poter sostituire un gravemente malato Sergio Marchionne, morto alcuni giorni dopo a causa di diverse complicazioni dovute a un intervento chirurgico.
Tornando ai dati trimestrali, Ferrari ha dichiarato che l’utile netto per i tre mesi terminati il 30 giugno è stato pari a 160 milioni di euro, rispetto ai 136 milioni di euro che erano stati conseguiti nel corso dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite di modelli a 12 cilindri hanno spinto i volumi del 5% a 2.436 unità. L’Europa e il Nord America hanno potuto garantire un aumento del 7%, mentre la crescita delle vendite in Cina ha più che compensato una diminuzione nel resto dell’Asia.
Con l’occasione, la società ha poi confermato le previsioni per il 2018, prevedendo delle consegne superiori a 9.000 unità, con un utile operativo superiore a 1,1 miliardi di euro e con ricavi superiori a 3,4 miliardi di euro.
Le azioni della casa automobilistica italo-americana erano scambiate a 16,10 euro in una sessione particolarmente volatile a Milano. Dopo la pubblicazione degli ottimi dati, hanno poi subito una ripresa piuttosto consistente.
Per quanto concerne il futuro a breve termine, gli analisti ritengono che il nuovo business plan delinei la decisione della Ferrari di iniziare a realizzare i SUV: una mossa che costituirebbe una piccola grande rivoluzione strategica, e che seguirebbe quella strada di sviluppo che Marchionne stesso aveva intrapreso, ideando ad esempio un riposizionamento del marchio come azienda di beni di lusso che andasse oltre le automobili.
La società ha infine espresso rammarico per la morte di Marchionne e ha detto che “rimane impegnata a perseguire i valori che ha incarnato e a raggiungere la sua visione con determinazione, ambizione e passione senza sosta, in linea con l’eredità di Enzo Ferrari”. Camilleri, nato in Egitto da una famiglia maltese, è nel consiglio di amministrazione della Ferrari dal 2015 ed è presidente dello sponsor della Ferrari Philip Morris International. È stato presidente e amministratore delegato di Philip Morris dal 2008 al 2013.
A questo punto, fermo restando il positivo effetto di brevissimo termine che i dati trimestrali hanno prodotto sull’andamento delle azioni Ferrari, l’attenzione si sposta sull’evoluzione dei prossimi mesi e sul fatto che la compagnia riesca, con i numeri generati negli altri due trimestri del 2018, a mantenere fede all’obiettivo di perseguire i target dell’esercizio.
Numeri abbastanza sfidanti e difficili da conseguire, che tuttavia quanto prodotto nel corso del secondo quarto dell’anno sembra poter avvicinare in maniera rilevante, rendendo meno arduo tale compito di crescita organica.