Angelo Campolo presenta i nuovi progetti della compagnia DAF

“Un teatro impegnato, aperto al sociale e alle sfide della nostra contemporaneità. Credo che il senso del fare teatro in Italia, oggi più che mai, stia attraversando un momento di grande trasformazione.Per noi “teatro” non è tanto un luogo fisico quanto una parola da declinare al plurale, un modo per guardare la vita da una prospettiva diversa dalla nostra e soprattutto uno straordinario strumento di conoscenza”. Angelo Campolo, attore, regista e direttore della compagnia DAF, annuncia i nuovi appuntamenti che prenderanno avvio nei prossimi mesi. Primo fra tutti “Nemo”, omaggio all’opera di Jules Verne, con Giovanni Moschella, per la regia di Gabriela Eleonori e le musiche eseguite dal vivo dai Luftig. Lo spettacolo, in anteprima il 30 agosto a Salina al “Faro di Lingua”, debutterà il 16 dicembre a Matelica, in provincia di Macerata. Sempre a dicembre sarà la volta di “Stay Hungry”, il nuovo spettacolo diretto da Angelo Campolo, vincitore del premio di produzione “Sillumina – Nuove opere” promosso daSiae eMibact. Una storia d’amore in cui “la fame” diventa metafora della spinta al riscatto sociale per due coppie in viaggio da e per l’Italia. Ad ottobre si svolgeranno le audizioni per completare il cast ancora in via di definizione. Con il nuovo anno inizieranno i lavori per la realizzazione di “INCIPIT, scrivi la tua storia”, progetto Siae conun programma di masterclasse spettacoli incentrati sui nuovi autori della scena italiana under 35.

Tra i progetti di integrazione culturale, ancora in cantiere, c’è il rinnovo della collaborazione con Caritas Messina per “Teatr-ali”, un programma biennale che vedrà l’intervento parallelo di DAF, impegnata con i minori stranieri dei centri di accoglienza, e l’associazione culturale D’aRteventi, che proseguirà l’attività con la Libera Compagnia del Teatro per Sognare, formatasi lo scorso anno all’interno della casa circondariale di Gazzi. DAF inoltre curerà la produzione e la distribuzione a carattere nazionale di spettacoli inerenti le tematiche di integrazione e socialità. Tra questi la “Trilogia della Famiglia” di Athol Fugard, inedito sulla scena italiana, che costituirà un’evoluzione del percorso fin qui intrapreso, esplorando tematiche e linguaggi affrontati in questi anni, attraverso un impianto drammaturgico solido e di rara potenza lirica.

Confermato il progetto con USSME – Ministero della Giustizia. “Totò il buono, l’arte della narrazione teatrale”, da Cesare Zavattini, ha infatti vinto il bando di “Attività di formazione teatrale e Integrazione sociale” e prenderà avvio a partire da settembre per concludersi durante il periodo natalizio. Ancora a dicembre, ultimo appuntamento dell’anno, in collaborazione con l’associazione culturale Italo tedesca di Messina, per una mise en espace trattadal saggio “Lenz”di Peter Schneider, uno dei più famosi scrittori e saggisti tedeschi, incentratasui controversoperiodo del ‘68.

“Dal 2015 abbiamo scelto di intensificare il nostro lavoro nell’ambito di situazioni sociali considerate “a rischio”, raccogliendo fino ad oggi esperienze straordinarie. Sono particolarmente felice di dare il via alla nuova stagione con l’uscita, a settembre, del mio primo libro per Carocci editore dal titolo “Un codice per la fantasia – insegnare ed apprendere nei laboratori teatrali per ragazzi”, dove racconto la mia esperienza di questi ultimi dieci anni come insegnante teatrale in scuole, centri di accoglienza e comunità di recupero”.

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