Passeggiare e correre attorno al lago videosorvegliati. Parte da qui la riqualificazione della riserva di Capo Peloro. Sempre che le erbacce non coprano il sistema di controllo che nei prossimi giorni sarà consegnato, da parte della Direzione Ambiente, alla Polizia Metropolitana, il circuito dei laghi sarà al sicuro da chi commette tragressioni (anche se purtroppo gli “invisbili” sacrichi fognari hanno negli anni fatto più danno delle pur deplorevoli deiezioni degli animali).
La riqualificazione della Riserva di Capo Peloro arriva nell’agenda del Sindaco metropolitano, on. Cateno De Luca che ha incontrato a Palazzo dei Leoni il Direttore delle Riserve Naturali, dott.ssa Maria Letizia Molino, l’ing. Armando Cappadonia e il Comandante della Polizia Metropolitana, Antonino Triolo, chiedendo agli uffici preposti una dettagliata relazione su quelle che sono le necessità di carattere infrastrutturale ed eventuali servizi da mettere in campo per definire una strategia globale per la valorizzazione ed il rilancio dell’area.
Ricordiamo che grazie alla rimodulazione dei fondi del Masterplan, la precedente amministrazione con Sergio De Cola aveva inserito un progetto per quasi 3 milioni di euro per realizzare un adeguato sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche sulle strade intorno ai laghi di Ganzirri e Torre Faro che rispetti le indicazioni del Decreto Legislativo 152/06 “Testo unico per l’Ambiente” e del Decreto Istitutivo n.437/44 dell’area protetta e che risolva definitivamente il problema. L’ assenza di un idoneo sistema di smaltimento delle acque è infatti una delle gravi carenze dell’area e che incide su qualità della vita e sicurezza degli abitanti, la cui incolumità è a rischio ad ogni acquazzone.
“Oltre agli interventi in corso presso tutti i canali di collegamento al mare (Canale degli Inglesi, Canale Faro, Canale Due Torri e Canale Catuso), nel giro di un paio di settimane – si legge in una nota ufficiale – saranno presentate le apposite relazioni per avviare un gruppo di progetti specifici per le aree che riguardano la Riserva Peloro, finalizzati al risanamento ambientale ed alla realizzazione di servizi ed infrastrutture per una migliore fruizione dell’area protetta e all’eliminazione di eventuali scarichi fognari che sembrano essere presenti in alcune zone della riserva.
“Con la video sorveglianza potranno osservare i topi che infestano la zona – ci dice ironico il signor Arena – dovrebbero piuttoto mettere cestini per la spazzatura, sacchetti per le cacche dei cani, panchine e fioriere, e sistemare la parte caplestabile in legno che è una trappola per chi vuole correre intorno al lago e godersi il panorama”. (pal.ma)