“ORA BASTA sig. Sindaco, Non ne possiamo più di proclami, ora bisogna fare, non distruggere”. Risponde così Gaetano Cacciola, ex Assessore alla mobilità e ai trasporti, a quanto dichiarato stamattina dal sindaco Cateno De Luca durante il suo blitz all’ATM.
“Il cittadino vuole che i servizi siano efficienti. Sicuramente non vuole invece assistere alla demolizione e alla distruzione di ciò che ha palesemente funzionato. Far veicolare il messaggio secondo cui un’azienda quale l’ATM, che, dopo anni di degrado, ha finalmente ritrovato motivazioni e orgoglio di appartenenza debba invece essere considerata un’azienda incapace di gestire servizi, peraltro non di sua diretta competenza – quale il servizio scuolabus – o che abbia utilizzato le risorse comunali per far sopravvivere un servizio in perdita e “cadaverico” come il TRAM, è fortemente fuorviante ed indegno di una corretta informazione. Tali esternazioni date in pasto alla folla, infatti, sembrano piuttosto seguire un’unica strategia: SOPPRIMERE IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE e mandare a casa centinaia di lavoratori. Gli ausiliari del traffico che lavorano sotto il sole alle torri Morandi, SENZA NAVETTE A SUFFICIENZA, non ce la fanno più a cercare di difendere un servizio che aveva trasformato la bellissima area di capo Peloro da caos di auto ad ordinato via vai di navette e bagnanti.
I ragazzi che nelle notti estive avevano imparato a lasciare l’auto a casa e a recarsi nei locali della riviera con i BUS NOTTURNI si chiedono perché non ci sono più quei servizi (6 BUS dalle 22 alle 4). Gli autisti sono indispensabili, qualunque sia l’amministrazione che li ha ingaggiati, purchè siano bravi e capaci. Per dare una motivazione al cambio dei componenti dei CDA delle partecipate non occorre gettare fango sulle aziende o gridare “vergogna” alimentando odio sociale; occorre solo nominare professionisti di cui si ha fiducia, esperti e capaci a cui fornire una sola indicazione: gestire l’azienda in modo che possa fornire un efficace ed efficiente servizio di trasporto pubblico rispettando la dignità dei lavoratori e le esigenze dei cittadini. BASTA SOLO QUESTO”.