Un’altra importante voce della società civile si oppone al progetto dell’Amministrazione De Luca di smantellare il tram. Il Movimento Peloritano Democrazia Disabili in una nota spiega perché per i disabili e le persone a mobilità ridotta è fondamentale che il servizio pubblico tranviario continui a essere garantito. A dispetto degli autobus, infatti, il tram è l’unico mezzo ad avere i requisiti tecnici fondamentali per rendere facile a un disabile su carrozzina lo spostamento in città. La sua eliminazione, spiega il coordinatore del movimento Mario Midili, sarebbe molto grave per questi soggetti che devono già affrontare diverse difficoltà legate alle barriere architettoniche presenti in città.
“Fin da prima che venisse eletto l’attuale sindaco Cateno De Luca ha sempre dimostrato fin troppa animosità nei confronti del tram. – si legge nella nota – Ovviamente nessuno può sostenere che l’attuale tram sia perfetto sia nei mezzi che nel percorso ma bisogna ricordare che all’epoca in cui fu stabilita la linea ogni categoria economica e sociale fece in modo che i propri interessi fossero salvaguardati a cominciare dal Comitato Per la Vara che pretese e ottenne che il tram passasse dal porto “ammazzando” di fatto le attività economiche che si affacciavano sull’attuale Via Vittorio Emanuele. Quindi di che si parla? Da parte del Sindaco si vuole solo portare la città indietro nel tempo smantellando tutto ciò che non corrisponde alla sua visione di amministrazione, visione che più si adatta ad un piccolo centro di provincia non certo a Messina e ai suoi circa 240.000 abitanti. Il sindaco De Luca non deve dimenticare che il tram attuale, seppur pieno di difetti e migliorabile in tutto, è l’unica sezione dell’ATM che in qualche modo funziona e che è usufruibile da tutti. Siamo dispiaciuti che ad ogni stupidaggine pensata e realizzata dalle varie amministrazioni comunali dobbiamo sempre tornare a ripetere le stesse cose ma siamo costretti a farlo perché questi signori nel loro delirio di onnipotenza non tengono minimamente conto della situazione in cui vengono a trovarsi gli appartenenti alle “minoranze” meno rappresentate e quindi più deboli. Ci riferiamo a tutti coloro che per i motivi più vari non sono in condizioni di utilizzare altri mezzi pubblici se non il tram in quanto risulta essere l’unico ad avere quei requisiti tecnici che permettono ad un anziano malamente deambulante o ad un disabile su carrozzina di potersi spostare in città sebbene con molte limitazioni dovute al percorso che non copre Messina in tutta la sua lunghezza. Per questo motivo principale il MPDD chiede al sindaco De Luca di rivedere le sue decisioni in merito al tram e contemporaneamente chiede a tutti i partiti presenti in Consiglio Comunale di difendere l’opera pubblica già presente e anzi di renderla sempre migliore in difesa dei meno fortunati di questa, ancora una volta, disgraziata Messina”.