L’idea partorita dall’avvocato Marcello Scurria, quando era consulente della Giunta Buzzanca, ha ora trovato concretezza nel programma amministrativo del neosindaco Cateno De Luca.
Tra gli emendamenti salvati nella Finanziaria regionale bocciata dalla Ragioneria di Stato, c’è l’articolo 68, che prevede il trasferimento dei poteri dell’Iacp alla nuova Agenzia posta sotto il controllo diretto del Comune.
Sono quindi disponibili i 500 mila euro da utilizzare per la costituzione dell’Agenzia e per l’inizio della nuova gestione. Mentre restano incerti i 40 milioni di euro che dovrebbero costituire la prima dotazione finanziaria del nuovo organismo.
Secondo quanto immaginato dagli amministratori, l’Agenzia, sarà uno strumento agile, in grado di accelerare tempi e procedure, accorpando in sè le funzioni fino ad ora suddivise, per effetto della vecchia legge regionale 10 del 1990, tra Comune e Iacp. Ma la scommessa (e forse anche l’interesse più importante) sarà l’apertura ai privati attraverso lo strumento dei “progetti di finanza”.
L’Agenzia si occuperà di risanamento (cioè sbaraccamento e ricostruzione di alloggi) ma
anche di riqualicazione urbana, inserendo ogni intervento in un ambito più vasto, volto a
innalzare i livelli complessivi di qualità della vita nei quartieri e rioni interessati.
Adesso bisognerà stabilire le modalità del passaggio dei poteri finora in carico all’Istituto autonomo case popolari ma non solo: fare il punto sui progetti in corso di attuazione e su quelli mai partiti, sulle priorità fissate dai precedenti Consigli comunali, sulle graduatorie esistenti degli aventi diritto all’alloggio popolare, sulle eventuali nuove
emergenze abitative e sui programmi che erano stati portati avanti dall’Amministrazione
Accorinti (a partire dal Bando Periferie e dal “Progetto Capacity” riguardante interventi a
Fondo Saccà, Fondo Fucile e Bisconte).