L’indifferenza e il silenzio rendono corresponsabili delle politiche contro l’emigrazione di cui si sta facendo promotore Matteo Salvini, ministro dell’Interno. Da tutta la nazione, adesso, si stanno riunendo le voci di chi dice vuole prendere una netta posizione contro l’attuale governo. Se “Da ora chi tace è complice” è il primo manifesto anti Salvini promosso dalla rivista di musica Rolling Stones e firmato già da diversi attori, musicisti e intellettuali italiani, Don Ciotti ha promosso invece l’iniziativa “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità“.
Anche Messina ha risposto all’appello di Libera Contro le Mafie, Arci nazionale, Legambiente Onlus e dall’ANPI. L’appuntamento è a sabato 7 luglio alla Passeggiata a Mare dalle 18.30 per sfilare con la maglietta rossa, che rappresenta il colore dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che il mare, a volte, riversa sulle spiagge del Mediterraneo a testimoniare il genocidio contemporaneo a cui il governo italiano d’accordo con le politiche europee sta rifiutando di prestare soccorso. Di rosso era vestito anche il piccolo Aylan, tre anni, morto nel settembre del 2015 e la cui foto suscitò la commozione e l’indignazione di tutto il mondo.
Ma non è l’unico appuntamento in programma per dire no alle politiche contro l’emigrazione di cui l’attuale governo si sta facendo portavoce. Sempre Messina ha aderito anche a “Io non ci sto: emigriamo verso i diritti dell’uomo“, la fiaccolata silenziosa contro contro l’indifferenza che rende complici. L’appuntamento è domenica 8 luglio ore 20.00 alla rotonda di Granatari muniti di fiaccola, Successivamente il corteo si dirigerà verso Capo Peloro dove si svolgerà un flash mob espressione della solidarietà e della condivisione collettiva.