Mandanici rivive con “Write”: dal 3 all’8 luglio la residenza internazionale di drammaturgia

di Marina Pagliaro – Fra passato e futuro, con l’occhio rivolto all’Europa, stimolato dalla drammaturgia e dal dialogo fra artisti, il Monastero S.Maria Annunziata di Mandanici ospiterà per il terzo anno consecutivo “Write”, Residenza internazionale di drammaturgia. Fiocina di talenti e vera e propria messa alla prova per gli otto drammaturghi che vi prenderanno parte, “Write” è stata presentata questa mattina a Palazzo dei Leoni da tutte le componenti che lavorano ogni anno affinché anche la Sicilia possa avere la sua residenza di drammaturgia, unica realtà del sud Italia e delle Isole, eccezion fatta per la Puglia.

La manifestazione, organizzata da Gigi Spedale alla direzione di Latitudini, Rete siciliana di drammaturgia contemporanea, si svolge in collaborazione con il Dipartimento del DAMS e con l’Ersu. “L’importanza del luogo in cui si svolge la manifestazione risiede nella finalità di rendere presenti i teatri storici all’interno dei circuiti di modernizzazione – ha detto Caterina Barilaro, vice direttore del DAMS – Teatri che mantengono però tutta la preziosità del loro valore storico”. Write, infatti, coniuga oltre alla finalità artistica anche quella turistica, perché grazie all’evento, il piccolo comune di Mandanici godrà nei giorni dal 3 all’8 luglio dell’affluenza di artisti e turisti da tutta Europa. “Il rischio del nostro territorio è quello di sottodimensionarci – ha detto il prof. Dario Tomasello, docente dell’Università di Messina – Invece è con la perseveranza che si resiste a questo problema”. Ed è con soddisfazione e orgoglio che anche l’Amministrazione di Mandanici guarda all’evento. “Mandanici è uno dei comuni più piccoli della provincia – ha detto Anita Misiti presidente del consiglio comunale di Mandanici – Gli sforzi sono tanti ma ripagati proprio per l’orgoglio che abbiamo nell’organizzarli”. La manifestazione nasce dall’incontro proprio di Anita Misiti con Tino Caspanello, Direttore artistico di Write, che ha importato dalla Francia il modello di festival durante il quale gli artisti avranno quattro mattinate per scrivere il loro testo su un argomento che verrà scelto durante la prima giornata. Nel pomeriggio attori e registi metteranno in scena tutte le opere. Il monastero fondato da Ruggero il Normanno nel 1100 farà da cornice e da luogo di riunione della fabbrica internazionale di drammaturgia.

Se Vincenza Di Vita, curatrice dei Diari di drammaturgia, ha spiegato l’importanza del voler lasciare una traccia nella storia della cultura internazionale anche attraverso l’evento, si è concentrato sull’importanza del decentramento culturale per coadiuvare il messaggio artistico a ogni latitudine Tino Caspanello. “L’Italia non è Palermocentrica o Romacentrica ma l’Italia deve incoraggiare anche i piccoli centri e metterli in risalto come luoghi in cui si fa cultura – ha detto – Mandanici offre la possibilità di dialogare con l’Europa attraverso l’incontro fisico fra drammaturghi che si confrontano mettendo sul tavolo la voglia di lavorare”. I drammaturghi saranno Barbara Chastanier proveniente dalla Francia, Alexander Manuiloff dalla Bulgaria, Jeton Neziraj dal Kosovo, Andrea Saitta da Palermo, Nello Calabrò da Catania, Chiara Boscaro da Milano e Giovanni Greco da Roma. A chiudere le serate il cantautore Giuseppe Di Bella che ogni sera inventerà un cabaret musical sposando con le note l’idea della genialità creativa immediata che caratterizza tutto il festival.

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