di Marina Pagliaro – Il criterio della scelta degli ultimi tre assessori è stato politico: fra le liste che non hanno raggiunto il quorum del 5% i candidati più votati. Un passo indietro, rispetto a quello iniziale, che prevedeva la scelta di personalità esterne ai candidati, ma che garantirà a Dino Bramanti di accontentare proprio quelle forze politiche a supporto delle liste da cui sono stati designati gli ultimi tre nomi della Giunta.
Questa mattina in conferenza stampa il candidato a sindaco del centrodestra ha presentato la squadra lasciando spazio di intervento a ciascuno ma precisando, ancora una volta, che il nemico è uno. “Cateno De Luca non ha consiglieri, non potrebbe far approvare il bilancio né affrontare una sfiducia – ha detto – Quale la durata di questo uomo al comando? Risaliremo la china con il governo regionale amico e preciso che dietro di me non c’è nessuna lobby, non c’è massoneria, non c’è che me stesso”. Dopo aver fatto i complimenti ai cinque presidenti delle circoscrizioni che il centrodestra ha eletto, Dino Bramanti ha aggiunto: “I quartieri sono con noi e avranno interlocuzioni diventando municipi. Il personale sarà rinforzato e i quartieri avranno manforte per le grandi opere con una serie di integrazioni”. Una vittoria che Bramanti si sente già in tasca, considerando che ha incontrato il sindaco uscente Renato Accorinti per avere chiarimenti sulla situazione attuale del comune. “Ho sempre rispettato Renato e so che dialogheremo per i problemi della città – ha spiegato – a partire dal problema di Via Don Blasco che è risolvibile brevemente come ho saputo. Lo considererò là dove mi servirà e spero mi mostri la stessa disponibilità data ora e in passato”.
Si sono poi presentati gli ultimi Assessori designati. Primo Pasquale Currò, che ha ringraziato Elvira Amata e Fratelli d’Italia. “Sono stato consigliere di quartiere e so cosa vuol dire contatto con i cittadini, che oggi chiedono la normalità”. Per Giusy Marabello esponente di “Insieme per Messina” il suo incarico sarà tecnico: “Saremo il nuovo ma abbiamo già lavorato per i bene comune – ha detto – Siamo una squadra e l’unione farà la forza”. Simona Contestabile, scelta da Peloro 2023, e consigliere da 10 anni, ha puntato sui giovani e sull’intercettazione dei fondi europei e non per ripartire. “C’è un mondo che grazie a Fabbrica Messina stiamo scoprendo ed è il mondo di fondazioni e donazioni che porterà sviluppo per Messina – ha detto – La nostra rivoluzione è dare soluzione ai problemi della mia classe generazionale che abbandona la città per una pseudo soddisfazione”.
Poi la volta dei primi assessori designati, esterni alla coalizione e alle liste. Pino Falzea che ha puntato sulla costruzione di una città “normale” e attrattiva per messinesi e turisti. Rosaria Maria sulle famiglie deboli e sull’importanza della multidisciplinarietà dei servizi sociali. Mario Ceraolo con una lunga digressione sulla decadenza di Cateno De Luca ha spiegato l’importanza del premio di maggioranza in consiglio e infine Carlo Mazzù ha parlato di purificazione di una città saccheggiata dai governi degli ultimi vent’anni.
Fra le paure di Bramanti la gestione di una campagna elettorale confusa: “Le persone sono disaffezionate al voto: noi puntiamo al nostro elettorato a cui è sfuggito qualche colpo di matita verso altri candidati e questo è accaduto a tutti e in alcuni tratti è stato anche fisiologico”. Poi, il monito: “Facciamo votare tutti e dimostriamo che siamo a un soffio dal poter partire stabilmente per la nostra città, ci sono le premesse”. A conclusione Elvita Amata ha lanciato l’ulteriore appello per i cittadini al voto: “No comment sul teatrino di De Luca nelle piazze. – ha chiosato – Non voglio alimentare una campagna elettorale di odio”. E rivolgendosi agli elettori ha aggiunto: “Il mio appello è ampio e rivolto a tutti quelli che vogliono una città normale con efficienza e concretezza. Al nostro elettorato dico di votare e non rinviare o lasciate ad altri quella che è una decisione importante”.