Nel calcio come nella vita ci sono degli episodi che rimangono impressi nella mente e sono posti come sigillo nel cuore, nel rivederli o semplicemente ricordarli ci emozionano. Chi di noi non ricorda il gol seguito da un urlo interminabile di Tardelli, o gli occhi spalancati e increduli di Schilacci che ci fece sognare nelle notti magiche di Italia 90 o il gol di Grosso al mondiale di Germania 2006 ? potrei elencare altri gol rimasti nell’immaginario di tutti noi.
Tra i gol più belli che ricordo e che ricordano tutti i miei concittadini di San Fratello senza alcun dubbio c’è quello realizzato da Ciro Gerbino .
Per l’esattezza Ciro Gerbino I dato che nel ASD San Fratello nella stagione 2015-2016 i Ciro Gerbino erano ben due, come i Maldera o i Pellegrini che a differenza dei Gerbino militavano nella nostra serie A degli anni 70-80 quando ancora avevamo il piacere di pronunciare dei cognomi senza aver paura di sbagliare la pronuncia.
Ritorniamo al nostro racconto. L’ASD San Fratello fondato nel 2014 perché dopo la gravosa frana del 2010 qualcuno pensò bene di svendersi lo storico titolo, dopo un anno di militanza in terza categoria si gioca i play off contro il Pettineo guadagnandosi il passaggio alla seconda categoria.
I ragazzi guidati dal tecnico Carmelo Emanuele vogliono continuare a regalare ad un paese intero ancora tante emozioni ed è così che si ritrovano a giocarsi il passaggio nella categoria superiore contro un’ostile e forte Alcara .
Era il pomeriggio del 25 aprile gli spalti del campo comunale di San Fratello erano stracolmi di famiglie, giovani, bambini, nonni che volevano vedere i loro nipoti giocare. Le bandiere e le sciarpe nero verdi venivano mostrate e agitate con orgoglio e cura come se fossero reliquie, i coro della tifoseria sanfratellana si poteva udire dal paese semi deserto, i fumogeni verdi coloravano gli spalti creando un clima da stadio stile San Siro.
Scendono in campo le due compagini nebroidee San Fratello e Alcara, ventidue ragazzi concentrati, si giocano il salto nella prima categoria. Ai sanfratellani basta un pareggio, ma contro un’agguerrita Alcara non sarà facile, infatti non lo è stato affatto, perché è una partita incredibile, con un susseguirsi di emozioni infinite ed un finale “thriller”, sconsigliata ai cardiopatici.
Il San Fratello soffre il cinismo e la determinazione degli ospiti infatti è la compagine alcarese che và vicino al gol su punizione e con i vari Oriti, Tomasi e Calderone. Il San Fratello “sente” l’importanza del match, i ragazzi sia dell’una come dell’altra squadra mettono grinta e cuore, ma, non si riesce a passare e al 90′ finisce 0-0. Si và ai supplementari con ventidue ragazzi stanchi ma carichi. Al 116′ l’Alcara attacca, palla in area, grande mischia e Cavallaro scaraventa in rete. Gli alcaresi gioiscono, mentre i giocatori del San Fratello si fanno prendere dallo scoraggiamento, ma ci sono loro i tifosi che per ben due anni hanno seguito questi ragazzi in tutte le loro partite anche in trasferta, non li hanno mai abbandonato. Dopo qualche minuto di silenzio i giocatori san fratellani udendo il coro dei loro sostenitori attaccano assediando l’area degli ospiti è ormai il 120’ quando dal piede del piccolo Marco Caprino parte un cross fantastico in area alcarese dove dietro tutti spicca il volo Ciro Gerbino I entrato al 95’.
Ci crede, vuole che la gente voli con lui che dimentichi tutti gli affanni della vita, che per un momento sia davvero spensierata , quel gol vale tanto per la sua gente, per i suoi compagni per tanti giovani che forse non vogliono più sognare che tanto nel più bello c’è un’altra frana e tutto finisce. No, Ciro non molla e vola su tutti e colpisce quel pallone inseguito per 120’ interminabili ed è GOOOOOOOOL.
Il campo sportivo di san fratello si trasforma in una bolgia, la gioia è incontenibile, c’è chi piange dalla gioia, chi salta chi rimane incredulo. È il giorno dove ancora una volta ha vinto chi fa squadra dentro e fuori dal campo
Basta crederci, e nella vita c’è chi ci crede un tantino di più rispetto gli altri. Chiedendo a Ciro cosa ha provato nel fare quel gol mi ha risposto che quel gol l’ha fatto tutta la squadra.
Qualche giorno fa in face book Daniele Caprino condividendo il video del gol scrive a Ciro dicendo: “ ti ho fatto entrare nella storia mi devi un assist importante come questo” Risposta del terzino trasformato in bomber : “Hai ragione Daniele, a me mancano i tuoi piedi, ma a te manca la mia testa”
Ciro da solo non avrebbe segnato, se non ci fosse stato Ciro il cross di Daniele probabilmente non l’avrebbe presso nessuno…
Quel gol non lo dimenticherà nessuno perché Ciro volando e segnando ci ha anche trasmesso un insegnamento: è la collettività che vince e che possiamo anche essere delle isole ma che apparteniamo ad un arcipelago.
Voglio ricordare tutti i ragazzi meravigliosi che giocarono quella finale e credo che sia bello e doveroso menzionare anche i bravissimi giocatori di Alcara.
San Fratello: Bontempo, Scavina, Salanitro, Mangione, Morello A., La Marca, (106′ Galati G.), Ciravolo, Salerno B. (60′ Caprino D.), Gerbino II, Nicosia (93′ Gerbino I), Caprino M.
Alcara: Isgrò, Pirronello, Travaglia, Cavallaro, Princiotta, Rakipi, Fallo, Calderone, Tomasi, Sidoti, Oriti Moterosso.
Marcatori: 116′ Cavallaro, 120′ Gerbino