“Tra i primi punti del nostro programma c’è l’attivazione di politiche di regolamentazione complessiva delle aree demaniali marittime con il Piano di utilizzo demanio marittimo (Pdum) ed il risanamento ambientale con lo smantellamento di tutte le strutture abusive e la creazione di servizi di fruizione delle spiagge finalizzate all’ottenimento della Bandiera Blu. Stop agli impianti di depurazione che non funzionanti ed alle sanzioni economiche per il mancato adeguamento dei depuratori”. A scriverlo in una nota l’on. Cateno DeLuca, candidato a sindaco di Messina, che a Santa Teresa quando era primo cittadino ha ottenuto la Bandiera Blu, confermata anche quest’anno. “Anche le spiagge di Messina – prosegue De Luca – dovranno entrare nel sistema Bandiera Blu a seguito dell’attivazione delle politiche di risanamento ambientale ed il superamento del 65% di raccolta differenziata. In tale ambito il potenziamento dell’attuale sistema di depurazione, che sconta oltre metà degli scarichi nei torrenti senza alcuna depurazione, diventa indispensabile per il raggiungimento di questo traguardo. Il progetto del depuratore di Tono, a causa della lentezza burocratica del comune, è stato commissariato prima dal commissario regionale ed adesso da quello nazionale con il risultato che ad oggi ancora il progetto esecutivo deve essere approvato, con la conseguenza che Messina dovrà pagare la sanzione della procedura d’infrazione europea sugli scarichi fuori norma. Per creare le giuste condizioni e per agevolare l’attività imprenditoriale nel settore della balneazione, è indispensabile intervenire sul fronte della riqualificazione del fronte mare demaniale e realizzare le infrastrutture a difesa delle coste che attualmente sono praticamente inesistenti con il risultato che gli interventi spot danneggiano più di quello che cercano di salvare (vedi Giampilieri, Galati o santa Margherita, Ortoliuzzo, San Saba)”.
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