Sono quattro le partite di Lega Pro del girone C disputate dall’Acr Messina nel 2015 ad aver insospettito nel 2015 la Federbet, federazione che vigila sulla regolarità delle partite in Europa. Le indagini sono scattate a seguito della denuncia e oggi la procura di Messina ha chiesto l’arresto dell’ex calciatore Arturo Di Napoli, considerato il capo di un’associazione a delinquere per frode. Il gip, Monica Marino ha respinto tutte le richieste dellìaccusa. Adesso la parola passa al Riesame al quale ha fatto ricorso l’accusa. Il sostituto procuratore, Francesco Massara, ha avanzato la richiesta di frode sportiva per 11 persone. Nel fascicolo aperto da Francesco Massara risultavano indagate per frode sportiva 40 persone. Massara ha chiesto in tutto l’arresto per Arturo Di Napoli e 10 domiciliari per gli altri coinvolti. “Re Artù” era all’epoca delle partite l’allenatore del Messina. Già su di lui dal 2016 grava la condanna a tre anni di squalifica e 35 mila euro di ammenda per la presunta combine della partita L’Aquila-Savona.
Le partite incriminate sono:
Casertana – Messina 4-1
Messina – Martina 3-0
Messina – Paganese 2-2
Messina – Benevento 0-5
Akragas – Messina 3-3
Lecce – Messina 2-0
Messina – Monopoli 3-2
Catania – Messina 2-1