La nave di ricerca oceanografica Admiral Vladimirskiy della Marina Russa è giunta stamane a Messina, accolta dal Console Generale della Federazione Russa Evgeny Panteleev, dall’Addetto Navale dell’Ambasciata Russa in Italia Capitano di Vascello Alexey Nemudrov, dal Console Onorario della Federazione Russa a Messina On. Giovanni Ricevuto e dal Capitano di Vascello Santo Giacomo Legrottaglie.
L’unità navale della Federazione Russa, costruita nel 1975 a Stocznia Szczecińska (Polonia), ha una lunghezza di 146 metri, una stazza lorda di 9140 tonnellate a pieno carico, può raggiungere una velocità massima di circa 20 nodi e può ospitare fino a 180 unità di personale di bordo. La missione scientifica dell’unità appartenente alla Flotta del Baltico, la più antica formazione navale russa creata nel 1703 dallo zar Pietro il Grande, è iniziata lo scorso 15 dicembre dal porto di Kronstadt, nella Russia nordoccidentale.
Si tratta di un delicato progetto di ricerca che si sviluppa attraverso indagini finalizzate all’aggiornamento delle carte idrografiche sulla rotta di transito nel Mar Baltico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo, nel Mar Rosso, nell’Oceano Indiano e lungo la fascia nordorientale dell’Oceano Atlantico. L’operazione scientifica, sostenuta dalla Commissione oceanografica intergovernativa dell’UNESCO, si è concentrata sulle osservazioni meteorologiche e idrogeologiche e si avvale di strumentazioni di bordo per rilievi acustici, biologici, fisici e geofisici particolarmente avanzate come gli innovativi sistemi gravimetrici, gli ecoscandagli di ultima generazione, la sonda idrologica estremamente sofisticata e il sistema di radionavigazione GLONASS.