Mercoledì 16, al Palacultura, si è concluso il progetto europeo “Arrival Cities/Città di Arrivo”, dove Messina partecipa con il suo sistema di accoglienza, con l’evento che ha accolto l’esperta europea del grande programma “URBACT”, Laura Colini, che segue i network europei sullo sviluppo sostenibile. Al pomeriggio di disseminazione dei risultati hanno preso parte tutti gli attori del sistema, operatori, professionisti, istituzioni, società civile, volontariato e associazionismo che hanno contribuito alla realizzazione del piano integrato locale che detta le linee operative per il sistema nei prossimi anni e che, al tempo stesso, indica alla commissione europea precise linee di indirizzo.
L’evento è stato particolarmente partecipato e, accanto all’Assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, che lo ha promosso, e al coordinatore generale, l’ingegnere Giacomo Villari, l’esperta Colini ha potuto presentare quelle che sono le politiche migratorie dell’Europa per i prossimi cinque anni, evidenziando luci ed ombre di un dibattito politico che da una parte investe sull’integrazione, ma dall’altra rafforza anche i sistemi di sicurezza, evidenziando contraddizioni interne che poi i territori sono costretti a gestire. All’evento hanno preso parte anche i tutori dei minori stranieri soli, le ONG come Intersos, Unicef e Terres des Hommes, che danno un contributo rilevante a tutto il sistema, gli operatori del circuito SPRAR, all’interno del quale Messina ha 137 posti per minori, ordinari e vulnerabili, come dei centri di accoglienza ed anche esponenti della società civile.
Il momento più emozionante la proiezione del video a cura del videomaker Nunzio Gringeri che ha raccontato con immagini, parole e riflessioni, il tema della convivenza nella nostra città attraverso la storia di un ragazzo egiziano che ha trovato nel nostro territorio anche una famiglia affidataria. Si conclude così un iter virtuoso che il 24 Aprile ha portato a Bruxelles l’Assessore Santisi ed il Sindaco, Renato Accorinti, a confrontarsi con il network europeo. “Oltre l’accoglienza per la costruzione della convivenza”, questo il motto conclusivo di tutto il percorso con Messina insieme a città spagnole, portoghesi, greche, finlandesi, francesi, tedesche e lettoni.