“Tutti adesso parlano dello scippo dell’Autorità Portuale – l’ennesimo perpetrato alla città di Messina! – e della mancata creazione della Zes. Mi chiedo dov’erano anni fa i deputati nazionali e regionali, quando il Governo di Roma aveva già deciso di cancellare l’Authority messinese, per regalare a Gioia Tauro potere e, soprattutto, un bilancio in attivo, utile a sviluppare la portualità di Messina e Milazzo e realizzare grandi progetti, come quello previsto per il recupero dell’area della Fiera”. Il candidato sindaco Pippo Trischitta, sostenuto dalle liste civiche Messina Splendida e Noi per Messina, interviene sul dibattito intorno all’Autorità Portuale, rilanciato dalla mancata concessione della Zona Economica Speciale: “Due questioni strettamente legate tra loro – spiega – perché le Zes sono concesse a quei territori che ricadono nelle competenze delle Authority. E, da un lato, la Regione Siciliana, favorendo solo Palermo e Catania, ha tenuto fuori Messina, con la scusante dell’accorpamento della nostra città con Gioia Tauro; dall’altro la Regione Calabria ha pensato di tutelare se stessa, prevedendo la Zes tra i porti di Gioia Tauro e Reggio Calabria. E Messina rimane la Cenerentola, in balia di una classe politica che non riesce a rappresentarla, a Roma così come a Palermo. E adesso i candidati alla poltrona di sindaco fanno “al lupo al lupo”. Dov’erano i messinesi che già occupavano gli scranni nella precedente legislatura e in quella attuale al Parlamento e all’Ars? Quali efficaci azioni hanno adottato affinché Messina non venisse depredata dell’unico Ente sano in tutta Italia? Di certo sappiamo dove sono adesso: a sostenere gli attuali candidati a sindaco Bramanti, Sciacca e Saitta o, nel caso di De Luca, a fare lui stesso il candidato a primo cittadino e paladino di Messina, sbandierando gli emendamenti della Finanziaria Regionale, i cui effetti saranno tutti da vedere. In particolare, non comprendo come ne possa parlare il candidato Saitta, quando il suo partito, il PD, e il suo ministro alle Infrastrutture Delrio, sono stati gli autori di questa scelta effettuata per favorire Gioia Tauro ed i comuni con sindaci del PD: abbiamo assistito alle visite di Delrio a Messina, affiancato dagli esponenti cittadini del Partito Democratico che acconsentivano, senza opporsi, a questo scippo! Per quel che mi riguarda – conclude Trischitta – Autorità Portuale e Zes, già fanno parte del mio programma e dal primo momento in cui si era parlato dell’accorpamento di Messina con Gioia Tauro avevo invitato ad “alzare le barricate” contro questo atto che avrebbe dato l’ennesimo duro colpo alla nostra città e al suo sviluppo. Ma io ero solo un consigliere comunale, la cui voce isolata non è stata ascoltata dal partito cui appartenevo allora e da tutti gli altri oltre che da un sindaco che, invece, pensava bene di litigare con la stessa Authority. Chiedo, allora, ai messinesi, se sono queste le persone che vorrebbero a Palazzo Zanca”.
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