Prosegue il tour fra i cittadini del candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Gaetano Sciacca, che nella giornata di domenica ha fatto tappa a Santo Stefano Medio, per la tradizionale infiorata, ed a Mili San Pietro, in occasione del Cultural Day 2018. Un’occasione per ascoltare le richieste degli abitanti, ma anche per visitare due gioielli architettonici della città: la chiesa di Santa Maria dei Giardini e la Chiesa Normanna di Mili, in preda all’incuria e inaccessibile da sette anni malgrado l’impegno dell’Associazione Ionio e della Pro Loco Messina Sud, che da tempo si battono per la messa in sicurezza e la successiva riapertura della struttura.
Edificata fra il 1091 e il 1092, la chiesa di Mili fu fondata dal gran conte Ruggero a conclusione della conquista della Sicilia e rappresenta uno dei rarissimi esempi, a Messina, di architettura arabo-bizantina, confluita nella sintesi stilistica dell’architettura normanna. Restaurato nel 2005, il monumento, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno ed in gestione alla Curia, non è visitabile all’interno per via di un’ordinanza prefettizia del 2012, che ne vieta l’accesso a causa delle cattive condizioni del monastero annesso, di proprietà di privati.
«Il patrimonio architettonico – commenta Sciacca – va promosso mettendo in rete le tante chiese, i palazzi e i monumenti disseminati in zona sud: luoghi splendidi e troppo spesso dimenticati che purtroppo non tutti conoscono. È fondamentale – prosegue il candidato pentastellato – creare un circuito virtuoso che valorizzi il lavoro di promozione portato avanti negli anni dalle tante realtà presenti sul territorio, da sud a nord, che devono avere il pieno sostegno dell’Amministrazione».
«La politica è conoscenza. Soltanto visitando i luoghi si possono toccare con mano i problemi dei quartieri e prospettare quindi delle soluzioni congeniali – spiega invece la deputata regionale del M5S Valentina Zafarana, che ha accompagnato il candidato sindaco nel suo tour – Il nostro obiettivo è riportare la “normalità” in tutti quei luoghi della città che troppo spesso si sentono abbandonati dalle istituzioni, cercando al contempo di valorizzarne le risorse paesaggistiche e culturali».
«Abbiamo da sempre un legame speciale sia con Mili San Pietro che con Santo Stefano Medio, – spiega il portaVoce pentastellato Antonio De Luca – Con Mili abbiamo istaurato un rapporto d’amore nato in seguito all’incendio che ha danneggiato il tetto della scuola: l’ennesima violenza subita dal borgo dopo la perdita del punto postale, che in un centro montano ha un’importanza fondamentale. Per rilanciare il territorio è fondamentale procedere innanzitutto con la manutenzione del torrente, senza dimenticare gli incentivi per il restauro delle abitazioni, per incrementare il turismo e per arginare lo spopolamento».