Giovanni Sutera era in libertà dal 2015 dopo la revoca della misura da parte del Tribunale di Sorveglianza di Firenze. Sutera era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della giovane di 17 anni Graziella Campagna e a 25 anni per l’omicidio del gioielliere fiorentino Vittorio Grassi. A marzo, in seguito a una inchiesta sulla gestione del bar Curtatone e su un presunto traffico internazionale di stupefacenti, nel centro di Firenze, era stato nuovamente arrestato mettendo in luce il fatto che fosse libero. Questa scoperta, da parte della famiglia di Graziella Campagna, venuti a conoscenza solo dopo l’arresto dello stato in libertà dell’uomo ha suscitato molta indignazione, soprattutto da parte del fratello.
Giovanni Sutera ha scontato solo pochi anni di carcere per l’omicidio di Graziella. Adesso il Tribunale ha revocato la libertà condizionale dopo he la procura aveva trasmesso ai giudici gli atti che avevano riportato Sutera in carcere per droga (detenzione poi confermata anche dal Riesame). L’udienza per la revoca della liberazione condizionale si è tenuta lo scorso 19 aprile. Sutera, quindi, dovrà tornare a scontare anche l’ergastolo per l’omicidio di Graziella Campagna. Il suo avvocato, Elena Augustin, presenterà ricorso in Cassazione.
La richiesta di Fabio Repici di revocare la liberazione, avanzata nei giorni scorsi, era stata respinta dalla procura generale per l’assenza dei “presupposti per procedere” dato che il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di tre anni fa oggi non può essere contestato nel merito. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in seguito all’inchiesta sul traffico di droga non bastava per il Pg. Il Tribunale di Sorveglianza, con gli atti mandati dalla procura subito dopo l’arresto, ha deciso comunque di revocare la libertà concessa nel 2015.