Approvata ieri quasi all’unanimità dal Consiglio Comunale la Delibera sul diritto al gioco e alle attività creative e ricreative delle bambine e dei bambini. Lo scrive in una nota la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso promotrice della proposta Ivana Risitano che ha espresso la soddisfazione per il risultato raggiunto: cambiare il regolamento della Polizia Municipale, risalente al fascismo, che vietava il gioco negli spazi pubblici.
“Ho maturato l’idea di proporre quest’atto tanto tempo fa, prendendo spunto da altre città d’Italia che avevano fatto una scelta simile. – si legge – Mi sono così imbattuta in una triste realtà: il vigente Regolamento di Polizia Municipale della città di Messina risale agli anni del fascismo, e tra i numerosi divieti prevede anche quello assoluto di qualsiasi forma di gioco negli spazi pubblici. Nella delibera redatta ho così proposto l’abolizione del comma g dell’art. 13 del regolamento e la parziale modifica dell’art.30: la sua approvazione comporta dunque l’eliminazione del divieto e, cosa di grande valore politico e culturale, l’ingresso (per la prima volta) nel Regolamento di polizia municipale di un articolo che non abbia la forma del DIVIETO ma dell’enunciazione di un DIRITTO. Accanto alla possibilità di aprire gli spazi pubblici al gioco, la delibera prevede inoltre un significativo indirizzo all’amministrazione perché stipuli convenzioni e protocolli d’intesa con chiese, università, scuole, enti pubblici e condomini perché mettano a disposizione i loro cortili e spazi a verde per favorire l’aggregazione e le attività ludiche dei bambini. – continua Ivana Risitano – La parte della delibera che mi sta più a cuore di quella normativa è quella politica, sociale e culturale contenuta nella premessa: è lì che si evidenzia l’importanza delle attività ludiche per lo sviluppo fisico, psichico, emotivo, motorio, relazionale; la correlazione tra il movimento ed il contrasto all’obesità infantile (con correlati rischi per la salute); il ruolo attivo delle bambine e dei bambini; l’efficacia del gioco nell’apprendimento di dinamiche relazionali, gestione del conflitto, rispetto delle diversità; la possibilità di sperimentare anche situazioni problematiche e vissuti negativi dentro lo spazio protetto della ludicitá; la necessità di contrastare-recuperando il gioco in gruppo e all’aperto- i rischi connessi alla sovraesposizione alle nuove tecnologie; la coerenza con la Convenzione dei Diritti del Fanciullo e con la sperimentazione Sport di classe – programma “Studio in movimento” di cui gli Assessorati alle politiche sportive, scolastiche e sociali del Comune di Messina sono partner. Voglio esprimere la gratitudine per il mio movimento, il mio gruppo consiliare, il prof. Cassalia e gli assessori Alagna, Santisi, Pino e Cacciola che hanno sostenuto questa iniziativa, e la gioia per l’accoglienza che i colleghi di consiglio comunale hanno riservato alla delibera (firmandola in tanti) e per il favore con cui i consigli di circoscrizione hanno salutato questa proposta. Sappiamo che una città “a misura di bambina e bambino” passa anche dall’abbattimento delle barriere, dalla creazione di spazi idonei e curati, dall’investimento sull’arredo urbano e sulla pulizia: ma necessario è, al pari, affermare il diritto al gioco e alle attività creative e ricreative all’aperto, l’assurdità di certi divieti, l’apertura e la messa a disposizione di spazi che consentano l’incontro, la creazione di comunità, la libera espressione, il movimento, la comunicazione anche non verbale, il rapporto con la natura, la creatività. – conclude la nota – Oggi un altro piccolo grande seme é stato piantato: adesso lavoriamo insieme per trasformare questo diritto in realtà”.