Non sono passati inosservati i carabinieri del Ris che oggi a Palazzo Zanca sono stati impegnati nell’esecuzione di alcuni rilevi nell’ambito dell’inchiesta sull’atto intimidatorio che coinvolse, a giugno dell’anno scorso, cinque auto dell’Autoparco Municipale parcheggiate all’ingresso del Comune.
Durante l’attività dei militari è stata necessaria la chiusura al transito e l’accesso a Palazzo Zanca soltanto dalle entrate laterali.
L’atto intimidatorio, ricordiamo, avvenne la notte del 7 giugno. Tutte le ruote delle macchine furono tagliate e si pensò che il gesto fosse stato compiuto in piena nottata, quando l’area del Comune era buia e deserta.
Il sindaco, Renato Accorinti, e il vicesindaco e assessore al ramo, Gaetano Cacciola, in quell’occasione espressero tutto il loro disappunto:“ Un gesto deprecabile, – dissero in una nota – del quale non si conosce la finalità, ma che comunque è rivolto all’Amministrazione comunale, essendo state danneggiate solo auto di proprietà comunale e quindi creando nocumento ai beni della collettività. Il gesto ci coglie di sorpresa, in quanto sono episodi isolati non riconducibili a un fatto specifico, e comunque – assicurò Cacciola – la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, poste intorno alla zona, sarà sicuramente per la Magistratura, un elemento determinante alla risoluzione delle indagini”.