di Marina Pagliaro – “Cercheranno di distruggermi e io non mi arrenderò e andrò avanti come ho fatto dal 2003, quando la mia carriera politica è cominciata fra le strade del mio quartiere”. Emilia Barrile, la prima candidata a sindaca donna per le prossime amministrative di giugno, si è presentata questa mattina in un Salone delle Bandiere che a stento è riuscito a contenere tutte le persone che l’hanno supportata finora e continueranno a farlo per il prossimo appuntamento elettorale. “Questo è solo l’inizio di un nuovo percorso e la data non è casuale perché oggi è il compleanno di mia figlia – ha detto commossa – Nel giorno in cui sono diventata mamma per la prima volta decido di portare avanti un impegno per la mia città, insieme agli amici di sempre perché l’unione fa la forza”. Non aveva voluto dare nessuna indicazione, prima dell’incontro ufficiale di questa mattina, ma la sua autosospensione da Forza Italia è arrivata molto prima che si pensasse alle amministrative ed era già il monito che una mossa, l’attuale Presidente del consiglio comunale, l’avrebbe fatta.
Ed eccola quindi candidarsi ufficialmente. In futuro, però, il supporto e il dialogo con le altre forze in campo di centrodestra ci potrebbe essere purché lo si faccia “per il bene della città e a partire dal territorio che anche gli altri candidati devono conoscere in maniera approfondita – ha detto – Se chi mi vuole affiancare viene insieme a me a conoscere i problemi di ogni quartiere dimenticato allora sono disposta anche a fare l’accordo per Vice Sindaco“. Ma intanto ha voluto scrivere da sola il suo nome fra quelli che già costellano i competitori per la poltrona di Palazzo Zanca. “Non ci bastano le promesse e quindi ho preso questa decisione. Sono stata anche costretta a scegliere un simbolo – ha continuato – ma io sono semplicemente Emilia e come tale voglio correre per queste elezioni. Mi dispiace non vedere tanti amici che avrebbero potuto supportarmi, ma non mi interessa. Sono sempre stata semplice, “popolana”, e sono fiera di esserlo perché quando parlo con le persone mi capiscono e le capisco e soprattutto mi faccio portavoce dei problemi di tutti”. Nessun tono polemico nei confronti del partito di provenienza, né tanto meno verso l’Amministrazione attuale o gli altri candidati. Una presentazione che ha voluto parlare soltanto di lei, di Emilia, della sua storia.
Come aveva già anticipato ai nostri microfoni nessun programma che poi non potrà essere mantenuto, ma un’attenzione, innanzitutto, verso questioni concrete e legate alla quotidianità di ciascun messinese. “Non voglio partire da programmi che non manterrò perché il mio elettore sa che io ci sono e ci sono adesso – ha spiegato – ma so quali sono le priorità per una città che è stata sempre considerata da Viale Europa al Viale della Libertà. Bisogna pensare invece al risanamento nei quartieri, quelli più periferici, a dare case a chi non ne ha o vive in condizioni terribili, bisogna pensare ai mercati, agli investimenti e al lavoro per i messinesi. Perché non possiamo continuare a essere la terza provincia dopo Catania e Palermo. I nostri figli devono rimanere qui“. Si chiamerà Leali, progetto per Messina con Emilia Barrile la lista che è in fase di preparazione affiancata da chi vorrà credere nel suo progetto. “Leali perché può far pensare alle ali per volare ma anche alla lealtà che mi ha sempre contraddistinta nel compiere le mie battaglie politiche a partire dall’aiuto alle persone semplici e per tornare a loro che saranno sempre il mio punto di riferimento – ha aggiunto”.
A introdurre il suo discorso il consigliere comunale Carlo Abbate che non si ricandiderà ma che ha voluto comunque accompagnare l’amica Emilia e inaugurare il suo nuovo iter elettorale: “Sono qui per la dignità – ha detto – come semplice cittadino che vuole difendere tutti e sono uscito di casa perché il rispetto e la solidarietà sono un bene comune. La politica non è opportunismo ma opportunità e servono uomini per portare avanti progetti. Noi abbiamo una donna meravigliosa: Emilia Barrile“.