Sono stati soccorsi in tre operazioni diverse nel Mediterraneo nel corso di questi giorni e in tutti i casi la Acquarius, gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere (MSF) e SOS Mediterranee, è stata avvisata dal Centro di coordinamento del soccorso marittimo di Roma.
La prima operazione ha consentito di salvare 122 persone, tra cui 15 donne e 27 bambini. Il secondo intervento nasce dalla segnalazione da parte della Marina Militare di un gommone a nord di Zuwarah dove sono stati soccorsi 131 migranti, tra cui 12 donne e 24 minori.
Ma durante l’ultimo intervento, ha riferito la SOS Mediterranèe, la presenza della Guardia costiera Libica ha ostacolato le procedure. Il salvataggio era in atto, infatti, nella zona SAR della Libia e le motovedette libiche e la Aquarius sono arrivate contestualmente. “Mentre siamo riusciti a negoziare l’evacuazione sulla Aquarius di 39 casi medici e vulnerabili, per la sicurezza delle 253 persone a bordo soccorse in 2 precedenti operazioni, e del team dell’Aquarius, non abbiamo potuto completare il soccorso.- si legge in una nota – Alle 13.52 la Guardia costiera libica ha ordinato alla Aquarius di allontanarsi dalla scena, con decine di persone ancora sul gommone. Alle 14.09 queste persone sono state prese dalla Guardia costiera libica e riportate in Libia.” Oltre a salvare le 39 persone, tra cui un neonato, donne incinte, bambini con le loro famiglie, i volontari della Aquarius non sono riusciti a fare altro che distribuire giubbotti di salvataggio a chi rimaneva sul gommone che, nel frattempo, imbarcava acqua. I 90 migranti rimasti sul gommone sono stati ricondotti dalla Guardia Libica sulle coste africane. La nave approderà a Messina questo pomeriggio alle ore 15. (Mar.Pa.)