Servizi sociali: oltre 5 milioni di euro per le prestazioni a domicilio agli anziani

di Marina Pagliaro – Favorire il rispetto della vulnerabilità e garantire anche agli anziani non autosufficienti un’assistenza domiciliare aggiuntiva. Questo il senso dei due progetti finanziati con i fondi PAC che sono stati presentati questa mattina, insieme al Sindaco Renato Accorinti, dall’Assessore per le politiche sociali Nina Santisi, insieme allo staff del Dipartimento, composto dall’Architetto Tripodo e dal Dirigente Dario Zaccone, coadiuvati dall’assistente sociale Angela Scibilia.

Si tratta dei servizi di assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata che saranno erogati secondo un diverso tipo di recrutamento. Per evitare gli sprechi di fondi economici, infatti, sarà finanziato un monte orario in base alla prestazione. Oltre all’aiuto per il governo della casa, gli assistenti recrutati, si occuperanno del lavaggio dellabianchera, del vestiario, dell’accompagnamento per la spesa e disbrigo pratiche ma anche di preparare pasti, favorendo, così, l’autosufficienza nella quotidianità della vita dell’anziano e le cure per la corretta deambulazione.

“Il comune deve avere un ruolo di regia nella gestione delle vulnerabilità – ha detto Nina Santisi – Per questo motivo la priorità, oltre al dare lavoro, è quella di offrire dei servizi cercando di intercettare quanti più richiedenti possibili. Prevenire le forme di isolamento e quindi garantire a nessuno di rimanere escluso è stata sempre la priorità”.

I distretti coperti sono 26 e andranno da Villafranca Tirrena fino a Roccalumera proprio perché i bandi, pubblicati il 4 marzo, vogliono aprirsi a una larga fascia di abitanti. Attualmente sono 242 gli anziani che hanno bisogno di figure professionali specializzate, ma grazie a questo nuovo sistema di pagamento delle prestazioni, potranno essseere molti di più i richiedenti e circa 70 i lavoratori interessati. Le figure che verranno occupate sono personale specializzato, in maniera particolare operatori socio assistenziali e socio sanitari con il coordinamento degli assistenti sociali. Ma la priorità, come ha ricordato l’Assessore Nina Santisi, sarà garantire occupazione agli operatori già impegnati ma finanziati con la 328, e cioè i 35 lavoratori di Casa Serena e un gruppo del Servizio assistenti per le persone con disabilità. Per il servizio di assistenza domiciliare saranno disponibili 1 milione e 700 mila euro per 12 mesi, mentre per il servizio di assistenza domiciliare integrata sono quasi 4 milioni gli euro banditi per 16 mesi. Da luglio, rassicura l’amministrazione, potrà già partire il procedimento lavorativo. Questi progetti si uniscono anche alla Porta unica di Accesso, servizio già erogato dal Comune.

“Una società evoluta è una società che pensa alle fragilità – ha chiosato Renato Accorinti – Intercettare questa cifra e dare serenità a chi ha difficoltà vuol dire personalizzare il lavoro e renderlo qualcosa di più grande”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it