Ammonizione in casa del centrodestra proveniente dall’On. Carmelo Lo Monte per giorni in giro per Palazzo Zanca per organizzare le amministrative di giugno, come annunciato in conferenza stampa, che ha diramato una nota indirizzata alla sua coalizione, proprio per mettere in guardia sui processi di scelta delle candidature. “Circa dieci nomi sono emersi finora, provenienti dalle varie compagini politiche e non. Candidature variegate, diversificate, che sembrano però raccontare più di persone che di programmi, di filosofie personali più che di idee di partito. Non sembra emergere o non sembra emerga un’idea programmatica, condivisa e che tenga conto di quanto accaduto nel passato prossimo”.
Così il deputato nazionale della Lega, Carmelo Lo Monte, sulle prossime elezioni amministrative del 10 giugno, scrive in una nota: “Queste fughe in avanti non reggono la volata di un appuntamento elettorale che verrà proiettati i suoi risultati non al giorno dopo lo spoglio delle schede, bensì ai prossimi cinque anni – continua la nota – Il centro destra ha dimostrato alle elezioni regionali ed alle recenti elezioni politiche che discutendo, programmando, designando insieme, si vince. Il recente passato ha rivelato che solo una logica di dibattito e dialogo costante, di ponderazione e confronto, genera risultati vincenti a breve e, ci si augura tutti, a lungo termine. Ed allora risulta poco chiaro come, in questo strano paradosso cittadino, prima ancora di chiedersi cosa si voglia fare, dove si voglia arrivare e come ci si voglia arrivare, siano arrivate già troppe risposte non concordate, non ponderate e, forse, neppure vincenti…. i candidati propostisi”.
L’on.le Lo Monte chiede, quindi, un confronto con i partiti della coalizione: “Non si può omettere un dialogo, sia anche acceso e polemico, all’interno della coalizione di centro destra, riguardo la candidatura a sindaco di Messina. Non si può e non si deve. – scrive ancora – Non si deve lasciare spazio alla fretta, alla smania, all’istinto di rispondere, senza prima aver colto il senso vero della domanda. La domanda l’hanno formulata le elezioni di novembre e le recenti elezioni di marzo. Si chiede un centrodestra unito, che ragiona, dialoga e decide insieme, perché insieme si è vinto e, perché no, convinto. Non si sta dicendo che le candidature in essere siano carenti di profili tali da determinare convinte e fiduciose convergenze, ma si sta altresì facendo presente che le logiche di compagini e compagnie politiche, al contrario dei partiti e delle coalizioni, abbiano spesso portato a risultati inferiori rispetto a quelli aventi base in una coalizione politica. La Lega conosce il suo ruolo all’interno della coalizione del centrodestra, conosce il suo peso specifico ma soprattutto conosce la sua identità, ed è pronta a metterla al servizio dei propri alleati e della città e chiede quindi che al più presto, la colazione di centrodestra, determinati i punti condivisi di un programma per i prossimi cinque anni e dia mandato al candidato a Sindaco della coalizione, di portarlo ad esecuzione con l’appoggio e la spinta dell’intera coalizione”.