Diversi post e note di Beppe Picciolo avevano tutto il sapore di un passaggio con il centrodestra per il gruppo di Sicilia Futura. Oggi, dopo l’incontro regionale cui ha partecipato il leader del partito, è Picciolo stesso a esprimere sostegno al PD con riserva. “Ci preoccupa la deriva conservatrice del PD siciliano – scrive in una nota – e di una parte della sua classe dirigente che pur di mantenerne la guida è disposta a rischiare la propria estinzione.”
Un incipit duro, quello di Picciolo, quindi, che non rinnega le sue posizioni critiche verso i Dem ma da cui non si sente ancora pronto a distaccarsi totalmente. “Il risultato elettorale è sotto gli occhi di tutti ed impone una seria riflessione oltre che atti coraggiosi ed inequivocabili. Occorre rimuovere nel profondo modelli organizzativi e modi di pensare che fanno ricadere in quel passato ormai consegnato alla storia. E’ indispensabile una cruda e costruttiva autocritica, che permetta di aprire ad un mondo, quello riformista, liberale, popolare e socialista che sta rischiando di restare senza rappresentanza. Anche a Messina è necessario un approccio più laico alla politica per tentare di polarizzare l’attenzione di quanti non vogliono cadere nelle facili lusinghe dei movimenti populisti e qualunquisti”.
Sulla scia, dunque, di quanto dichiarato venerdì dallo stesso PD la priorità va ai programmi. Una fiducia a tempo, quella espressa dal leader di Sicilia Futura e solo se il partito di centrosinistra si dimostrerà capace di affrontare le amministrative con l’intento di fare e di migliorare le difficoltà interne puntando su programmi e persone valide e capaci.”Pertanto chiediamo, prima al PD e poi a tutti quanti ne abbiamo la volontà, che si tenti ogni sforzo per riunire l’area di centro guardando più ai programmi che agli organigrammi, puntando solo dopo su uomini necessariamente capaci e competenti. – prosegue la nota – Per fare ciò siamo anche disposti a dare vita ad iniziative civiche, che permettano di separare antichi steccati che fino ad oggi hanno creato diaframmi incomprensibili e dannosi. Sicilia Futura guarda quindi ai territori come stella polare delle proprie decisioni e si rivolge ad essi in piena autonomia per cercare di ridare speranza e fiducia ai cittadini. Quegli stessi cittadini ormai disillusi, che chiedono competenza ed onestà nelle scelte da compiere per una sana e robusta amministrazione della “cosa pubblica””.
Stando al consiglio di Picciolo, quindi, solo l’apertura del PD anche a iniziative esterne al partito potrebbero rivelarsi decisive per il risollevamento di un partito che molto ha perso dopo le politiche. “Siamo certi che su questa linea politica e sui temi del cambiamento e della territorialità anche il PD vorrà seguirci e gettare le basi per una coalizione, se fosse il caso, anche prevalentemente civica che aprendosi a tutti quanti vorranno crederci possa assicurare un lungo periodo di stabilità amministrativa e la certezza nel reperire concretamente le risorse economiche necessarie allo sviluppo della nostra Città – conclude la nota”.