La Procura di Messina ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado che ha condannato a 11 anni di reclusione Francantonio Genovese, l’ex deputato messinese di Forza Italia nel processo sui “corsi d’oro” della formazione.
La procura messinese contesta la decisione del Tribunale di “derubricare il reato di peculato in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. Con il riconoscimento del reato di peculato sarebbero scattati anche i provvedimenti della legge Severino.
Presentato appello anche per l’assoluzione di Franco Rinaldi (cognato di Genovese) dal reato di associazione per delinquere. L’ex deputato Regionale è stato invece condannato a 2 anni e 6 mesi per false fatturazioni.
Secondo il ricorso presentato alla Corte d’Appello dai pubblici ministeri Fabrizio Monaco ed Antonio Carchietti il collegio della prima sezione penale di Messina, presieduta da Silvana Grasso, ha sposato la sentenza del Riesame, confermata poi dalla Cassazione, senza considerare che le “motivazioni del Riesame non tenevano conto di quella che era stata la reale scansione temporale della procedura di acquisizione, gestione, impiego e giustificazione del denaro pubblico”.