L’imprenditore Biagio Grasso ha avviato una collaborazione con la giustizia. L’arrestato a seguito dell’operazione “Beta” da una località sconosciuta sta stilando una serie di nomi di persone che risulterebbero coinvolte nell’operazione di riciclaggio di denaro sporco a Messina. A rivelarlo il giornalista Nuccio Anselmo sulla Gazzetta del Sud di oggi. Il sistema di potere riguarda il rapporto fra colletti bianchi e uomini di Cosa nostra catanese attiva a Messina e lagata alla famiglia Santapaola-Ercolano. Nuove pagine clamorose quelle che stanno emergendo a seguito delle dichiarazioni di Biagio Grasso. Secondo il pentito il sistema di appalti combinati prevedeva che i capitali venissero ripuliti con la complicità di funzionari di banca corrotti che in cambio di riciclaggio di denaro ricevevano i Rolex. I carabinieri del Ros dopo perquisizioni in abitazioni private, istituti di credito e studi professionali hanno confermato quanto sostenuto da Grasso. Nessuno dei proprietari dei rolex ha spiegato il motivo del possesso degli orologi. Numerosi i verbali che nei mesi scorsi sono stati riempiti dall’imprenditore e che avranno ripercussioni a Messina. Grasso ha, infatti, raccontato di una serie di orologi che il gruppo regalava ai funzionari che effettuavano le operazioni illecite.