di Marina Pagliaro – Con orgoglio ha fatto un bilancio di quanto compiuto nel corso di questi 3 anni che lo hanno visto a capo del Genio Civile, Leonardo Santoro che, a breve, lascerà l’ufficio per dedicarsi totalmente al CAS e all’IACP. “La prima azione è stata quella di ridefinire l’attività interna di un ufficio trovato con debiti e decreti ingiuntivi – ha detto stamattina in conferenza stampa – Soprattutto l’azione di definizione di unica modulistica di un’unica modalità di emissione di provvedimenti è servita per partire con regole certe per il futuro”.
Oltre a coordinare l’azione interna di ciascun ufficio del Genio, Leonardo Santoro, ha eseguito diversi ordinamenti legati alle norme vigenti per l’edilizia privata dando indicazioni precise e certe per le verifiche sismiche, in maniera particolare per gli edifici pubblici, come scuole, ospedali, ponti. Ma l’attenzione di Santoro si è focalizzata principalmente sull’introduzione dell’obbligo di distanza minima di 10 mt per la costruzione di fabbricati agli argini dei torrenti, come previsto dal Testo Unico sulle Acque 503 del 1904. “Che non si dica più che a Messina si costruisce sui torrenti – ha detto Santoro – Ora soltanto una deroga potrà cancellare il mio operato, ma per quanto mi riguarda questa norma è fondamentale e non dovrà essere modificata”.
Una spiegazione precisa, quella fatta da Santoro, di quanto eseguito dal Genio civile riguardante sia le opere realizzate che gli interventi ancora in corso. “Quando sono arrivato qui avevo poco meno di 1 milione di euro. Eppure sono stati realizzati due bracci di emergenza per far attraccare gli aliscafi a Vulcano, si è intervenuti su Piazza Cavallaro a Torre Faro dopo l’aggressione delle mareggiate ed è stato dragato il porto di Sant’Agata di Militello. Anche con poco si può fare molto e questa è la dimostrazione”.
La dirigenza Santoro, inoltre, si è concentrata sulla messa in sicurezza dei torrenti in provincia, grazie all’avvio di progettazioni esecutive di cui a breve verranno avviati i lavori pagati attraverso i fondi PAC. “I torrenti di Savoca, Pagliara, Botte, Muto e Patrì e quelli di Fiumara e Zappulla a Caprileone e Capo D’orlando saranno sistemati a breve con un importo di 800 mila euro. Con 5 milioni e mezzo invece sarà messa in sicurezza la Fiumara del Mela nei territori di Milazzo e Barcellona, colpiti dall’alluvione a Ottobre del 2015″. Sono già in corso, invece, i lavori di messa in sicurezza dell’acquedotto di Alcara Li Fusi sui Nebrodi e di messa in sicurezza di un versante di Castelmola e di S. Marco D’Alunzio. E ancora previsti interventi a una frana di S.Angelo di Brolo e a Sinagra.
Per quanto riguarda Messina è con rammarico che Leonardo Santoro guarda allo svincolo di Giostra che non sarà più completato sotto la sua dirigenza. E non solo. “Rimarrà all’ordine dei geologi la direttiva sull’obbligo di redazione di studi di microzonazione sismica per i piani regolatori – ha spiegato ancora Santoro – perché se i fabbricati devono essere costruiti bene anche i terreni devono essere attenzionati per bene”. Grandi opere, però, sono state firmate proprio da lui. Innanzitutto quella del Porto di Tremestieri, su cui ha rassicurato circa l’avvio dei lavori il mese prossimo. Per quanto riguarda, invece, via Don Blasco sarà emanata entro lunedì il provvedimento per i muri di sostengo che non sono interessati da infrastrutture pubbliche e che non sono di competenza del demanio marittimo. Provvedimento che corrisponderà, cioè, all’autorizzazione a intervenire nell’area riguarda la zona compresa fra Via Franza e Maregrosso. “Da definire ancora la revoca alle concessioni date dal Demanio Regionale Marittimo ai capannoni che restano sul lato del mare. Questi capannoni – ha aggiunto Santoro – non possono essere demoliti perché la concessione è stata data dalla Regione e deve essere proprio la Regione a revocarla per ridarla al comune che potrà a quel punto intervenire”.
Sui 30 punti richiesti all’Amministrazione quindi soltanto uno è stato per Santoro completato. “Per via Don Blasco sono state date soltanto delle autorizzazioni preliminari, dunque è normale che si proceda specificando via via nel dettaglio le aree e gli interventi singoli”. Discorso, questo, che vale anche per i lavori del Porto di Tremestieri. “I miei tecnici stanno lavorando – ha aggiunto – a breve firmerò per il parere sismico sulle opere a mare. Per quanto riguarda le fiumare, invece, sono in corso di risoluzioni problematiche che non daranno nessun problema ai lavori”.
Non ha fatto polemica nei confronti dell’Amministrazione comunale e tuttavia ha detto: “I torrenti di Messina restano di competenza del comune. Le competenze durante il mio mandato sono state trasferite di volta in volta a chi spettavano. – ha concluso Santoro – Il Genio civile non è stato un ente che si è limitato solo a dare autorizzazioni. Le diatribe con l’Amministrazione si sono mantenute, però, nell’alveo del buon senso, facendo sempre riferimento alle norme vigenti”.