Quando un dipendente Rai muore, viale Mazzini si impegna “in situazioni particolari adeguatamente certificate” ad assumere il coniuge o il figlio maggiorenne della persona deceduta.
E’ una delle condizioni previste dal nuovo contratto per operai, impiegati e quadri della tv di Stato firmato dai sindacati lo scorso 28 febbraio e approvato dai dipendenti Rai con un referendum pochi giorni fa (ha votato sì il 58 per cento su un totale di 7500 dipendenti, circa il 72% degli aventi diritto), come rivela Aldo Fontanarosa su Repubblica.
Il posto di lavoro diventa così ereditario, anche se l’assunzione, chiarisce Fontanarosa, avverrà “compatibilimente con le esigenze aziendali e in armonia con il Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione”.
Il nuovo contratto approvato dai dipendenti Rai pone fine a uno stallo durato ormai quasi cinque anni. “Considerata la rottura della trattativa e la proclamazione di sciopero che ho trovato al mio arrivo lo scorso giugno – aveva dichiarato Mario Orfeo, Direttore generale Rai – quello raggiunto dopo pochi mesi è un risultato importante, che porta flessibilità nei modelli produttivi, introduce una significativa modifica dei profili professionali e disciplina quelli nuovi legati alle attività digital, aumenta il sistema delle tutele e del welfare e ha un’impronta solidaristica. Il tutto realizzato nel rispetto delle compatibilità economiche consentite dall’attuale difficile congiuntura”.