Dopo le dimissioni di Guglielmo Sidoti e la sfiducia generale che aleggia nei confronti del PD proprio mente si è in fase di progettazione per le prossime amministrative, il rammarico verso l’allontanamento di diversi membri del partito viene espresso in una nota da Massimo Parisi, Segr. Fed. dei Giovani Democratici di Messina. “Apprendiamo con dispiacere la notizia che alcuni esponenti, all’indomani dei risultati elettorali, abbiano deciso di abbandonare la Giovanile ed il Partito, sottraendosi ad un confronto con tutti gli iscritti che hanno contribuito in questi anni alla costruzione. – si legge – Siamo una comunità che ieri, oggi e domani continuerà a dare il proprio contributo per non tradire le aspettative dei milioni di italiani che ci hanno sostenuto. Senza l’unione di tutte queste forze sarà impossibile un futuro per il centro-sinistra, in città come nel Paese, e ci si illude se si crede che se ne possa fare a meno o ancora peggio che sia giusto voltargli le spalle. La stragrande maggioranza della Giovanile continua a credere nell’importanza del suo ruolo e si prenderà carico, insieme al Partito, di questa responsabilità, recuperando la fiducia di quei cittadini che nel tempo hanno smesso di sperarci. Ringraziamo per questa ragione tutti i ragazzi che si sono spesi e si spendono nella Giovanile per farla funzionare e credendoci continuano a dare un contributo”.
Venerdì potrebbe esserci la resa dei conti. Fissato, infatti, il confronto con la segreteria provinciale, ovvero Paolo Starvaggi (segr prov) Alessandro Russo (vice segr prov) e Tani Isajia (vice segr prov), ha fissato la Direzione Provinciale del Partito, per una discussione sulla situazione politica e sul percorso per le amministrative. La necessità di una analisi dopo le politiche viene sottolineata anche da Massimo Parisi. ” Le riunioni che faremo nei prossimi giorni saranno un momento importante per fare un’analisi sulle politiche. – continua la nota – Faremo le nostre considerazioni, che saranno franche, ma le faremo con l’impegno di chi non sta in un partito perché vince e invece scende quando non è più di tendenza. Continuiamo a credere nei valori che ci hanno spinto a fare politica e a far nascere il Partito Democratico, per questo metteremo in discussione le politiche e i modi di portarle avanti, come più volte già fatto, ma non cambieremo i valori o il partito, anzi ci assumeremo a maggior ragione la responsabilità di cambiare il partito per riportarlo più vicino agli ultimi e ai giovani. Perché crediamo di non esserci illusi per 10 anni con il progetto di un grande partito del centro-sinistra, vicino agli studenti, ai disoccupati, ai lavoratori e a chi chiede diritti. Crediamo che quel progetto politico sia ancora nostro e dei cittadini e lo realizzeremo insieme”.
Senza citarlo ma riferendosi a Guglielmo Sidoti, infine, è a lui e a chi come lui ha perso le speranze nel PD che si rivolge a conclusione la nota amara. “Rispettiamo la scelta di chi è andato via, ma apprezziamo il coraggio della stragrande maggioranza della nostra comunità che, in un momento difficile, ha deciso di restare, convinta di proseguire una scelta coerente con i nostri valori di sempre”.