Come già anticipato dall’Amministrazione Accorinti all’indomani dalla bocciatura del piano di riequilibrio da parte del consiglio comunale, a rischio la stabilizzazione dei lavoratori e le nuove assunzioni. A intervenire oggi la CISL che scrive di aver accolto questa decisione con “rammarico e preoccupazione”. I fondi che sarebbero stati risparmiati, infatti, con la manovra finanziaria, sarebbero serviti proprio per diverse contrattualizzazioni interne che il comune avrebbe dovuto sostenere.
Ad affermarlo è il segretario reggente della Cisl Fp Messina, Luigi Caracausi, che evidenzia come «in serio pericolo ci sia la stabilizzazione degli ultimi 75 lavoratori a tempo determinato, l’integrazione oraria a 32 ore per tutti i dipendenti già stabilizzati, l’indizione di concorsi interni e per nuove assunzioni, comprese due posizioni dirigenziali, che avrebbero dato respiro ai lavoratori ma anche all’Amministrazione, ente erogatore di servizi essenziali per la città di Messina».
La Cisl Funzione Pubblica evidenzia anche le ricadute in campo sociale in una città ormai in grave crisi occupazionale ed economica. «Non sarà possibile neppure predisporre il bilancio previsionale per il 2018 essendo strettamente legato e successivo all’ormai svanito piano di riequilibrio con conseguenze negative sui dipendenti, sull’Amministrazione e su tutta la popolazione di Messina».