La candidata al collegio uninominale di Messina presenta questo importante punto del programma elettorale del partito, che prevede la possibilità per le aziende che assumeranno a tempo indeterminato di non pagare tasse per i primi sei anni.
“Non solo flat tax. Per un vero rilancio dell’economia e dell’occupazione nel nostro Paese, è importante ricordare che nel programma di Forza Italia è prevista una misura che agevola le imprese che assumono giovani disoccupati a tempo indeterminato”.
Con queste parole Matilde Siracusano, la candidata di Forza Italia al collegio uninominale di Messina, presenta un punto fondamentale del programma elettorale del partito guidato da Silvio Berlusconi.
“In sostanza – spiega la Siracusano – le aziende che assumeranno a tempo indeterminato avranno la possibilità di non pagare alcuna tassa per i primi sei anni. Questi sgravi fiscali e contributivi saranno determinanti per abbattere drasticamente il tasso di disoccupazione giovanile, con la conseguenza di aprire realmente il mercato del lavoro”.
Strettamente connessa a questa importante misura, c’è anche l’eliminazione dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive), annunciata da Berlusconi, il quale ha recentemente affermato: “Questa imposta è una rapina che grava su tutto ciò che le imprese fanno per svilupparsi. Tarpa loro le ali, perché colpisce gli investimenti e le assunzioni. Quindi è una imposta non soltanto unica in Europa, ma assolutamente controproducente”.
Proprio il tema della disoccupazione è molto sentito da Matilde Siracusano che, dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Messina, si è trasferita a Roma per frequentare un master alla Luiss, continuando poi la sua attività lavorativa come assistente parlamentare.
“Da giovane donna che ha dovuto lasciare la propria città per cercare un futuro lavorativo altrove – conclude la candidata di Forza Italia – non posso che appoggiare ed evidenziare queste importanti misure previste nel programma elettorale del mio partito, che mirano ad aiutare i giovani e le aziende”.