Per spiegare i motivi del no dell’aula i consiglieri comunali hanno indetto diverse conferenze stampa a Palazzo Zanca per domattina, ma è già chiara la giustificazione che la maggior parte di loro ha espresso di concerto: nessuna opposizione politica ma amministrativa. A spiegarlo – nell’intervista che segue – sia la presidente del consiglio Emilia Barrile che si è astenuta dal voto, sia Daniela Faranda che ha votato “no” alla delibera per il piano di riequilibrio.
L’argomento con cui la maggior parte dei consiglieri ha sostenuto la contrarietà al piano è stata l’eccessiva dilazione temporale del debito. Vent’anni, secondo l’aula, sarebbero troppi per smaltire le somme in gioco e non è giusto sottoporre a tempi così lunghi il pagamento del debito. Tanti anche i consiglieri che hanno ritenuto poco chiara la procedura e valutato come incompleti i dati forniti dall’amministrazione. Ad accendere ulteriormente gli animi, inoltre, l’aver riunito il consiglio a ridosso del termine legale per votare il piano di riequilibrio (cioè il 28/02).
Argomenti, questi, a cui l’Amministrazione ha risposto punto per punto questa mattina. I tempi sarebbero stati rispettati secondo quanto previsto dalla legge (45 giorni) proprio perché non era la prima volta che la delibera veniva discussa ma era stata già presa in esame sia in Commissione che, poi, in diversi Consigli ordinari e straordinari (nell’ultimo mese e mezzo in particolare). La documentazione, ha sottolineato ancora la Giunta, è stata inviata a più riprese con miglioramenti sempre più specifici in base alle richieste di ogni consigliere. “Non posso mettermi a fare il doposcuola – ha detto l’Assessore al Bilancio Enzo Cuzzola – Non posso davvero mettermi a spiegare tutto perché non ho questo tempo. Bastava un pomeriggio per leggere bene le carte e capire in cosa consisteva il piano di riequilibrio. E questo non penso che sia accaduto per la maggior parte dei consiglieri”.
Intanto anche le Circoscrizioni, il cui parere è stato ascoltato il 27 febbraio, si erano pronunciate negativamente rispetto alla manovra. Non una parere vincolante, ma un chiaro segnale della disapprovazione generale che gli ultimi atti dell’Amministrazione Accorinti sta ricevendo da più fronti durante gli ultimi mesi di mandato. Insomma la battaglia consiglio comunale-amministrazione verso le prossime amministrative si preannuncia difficile. La sconfitta passa ancora una volta per l’ostruzionismo di un consiglio comunale che ha messo da parte il suo ruolo e sembra voler contestare qualsiasi proposta della Giunta. (Mar.Pa.)