Ieri sera dopo sei ore di riunione dal notaio la firma del contratto di usufrutto e la nascita ufficiale di Messinaservizi. Oggi la nota dell’Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua che festeggia il traguardo. “La sottoscrizione segna il concreto avvio della nuova società di gestione del servizio rifiuti dopo venti anni di Messinambiente – scrive Ialacqua – Un traguardo storico ed importante a cui si arriva non improvvisamente ma dopo un lungo percorso, fatto di incontri, tavoli tecnici, riunioni sindacali, giunte e consigli comunali, costellato anche da polemiche, tensioni, fibrillazioni, denunce, che hanno portato comunque oggi ad un risultato sofferto ma importantissimo per la città e per i lavoratori, ovvero l’avvio di una nuova società interamente pubblica, senza debiti, a cui sarà affidato per la prima volta un contratto di servizio per nove anni del valore di circa 300 milioni di euro, che potrà finalmente effettuare gli investimenti che in questi anni non si sono potuti fare, attivare gli impianti di cui c’è estremo bisogno, e puntare a raggiungere gli obiettivi fissati dal dlgs Ronchi fin dal 1997″.
Adesso la gestione dei rifiuti, infatti, non passerà più da una società privata, come era la vecchia MessinAmbiente ma sarà sotto la giurisdizione del Comune di Messina. In questi giorni il pericolo era legato alla mancata adesione di 100 dei 480 lavoratori che non si sentivano tutelati dal nuovo contratto; senza un accordo immediato, infatti, il rischio era che allo scadere del 28/02 (data ultima di gestione da parte della Messinambiente) la città potesse rimanere priva di un servizio di gestione rifiuti e, infine, in preda alla sporcizia e al caos. Tanto che anche il Prefetto era stato avvisato del rischio.
“Abbiamo insistito – continua l’Assessore – affinché si partisse dal primo marzo per interrompere finalmente la sequela di ordinanze contingibili ed urgenti di proroga del servizio, ci siamo riusciti e siamo soddisfatti del lavoro fatto ma siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare. Per questo facciamo appello a tutti, ai lavoratori, ai cittadini, alle forze politiche e sociali, ai sindacati, al fine di lavorare insieme per dare alla città un servizio adeguato per raggiungere in breve tempo gli obiettivi di legge e ridurre i costi. La giornata di ieri particolarmente intensa è stata avviata con l’approvazione di due delibere di Giunta che definivano modalità e tempi di pagamento dell’usufrutto e del riscatto del ramo d’azienda, ed è proseguita con l’assemblea straordinaria dei soci di Messinaservizi Bene Comune che, oltre ad autorizzare l’Amministratore unico a firmare il contratto di usufrutto, ha deliberato l’aumento del capitale sociale, da 100 mila a 300 mila euro, così come deciso con la delibera di Consiglio comunale di costituzione della società. Infine i lavori si sono conclusi presso lo studio del notaio dove, dopo sei ore di riunione, è stato firmato il contratto di usufrutto.”.
I sindacati, comunque, sono ancora sul piede di guerra. Ieri sera, proprio poco dopo la firma ufficiale del contratto, la CGIl e la FPCGIL hanno scritto ancora una volta al Prefetto proclamando lo stato di agitazione contro l’illegittima decisione dell’Amministrazione Accorinti del distacco dei lavoratori dalla MessinAmbiente alla MessinaServizi. Difficoltà, questa, evidenziata dallo stesso Ialacqua, che scrive: “Rimane ora da affrontare la questione del passaggio dei lavoratori, ed in attesa di perfezionare le procedure e gli accordi sindacali per il passaggio definitivo dei lavoratori da Messinambiente a Messinaservizi – ha concluso Ialacqua nel documento – si è proposto lo strumento del distacco temporaneo di due mesi dei lavoratori perché nessuno deve rimanere fuori dal nuovo corso, come abbiamo detto fin dall’inizio. Riteniamo che due mesi siano sufficienti per trovare una soluzione condivisa. Buon lavoro Messinaservizi Bene Comune!”.
Dunque MessinaServizi partirà ma ancora le procedure di inserimento di tutti i lavoratori sono in fase di trattativa con i sindacati. CISL, UIL e FIADEL sono completamente in disaccordo con la CGIL che accusano di pretestuosi. La loro mancata adesione, ha scritto Michele Barresi, denuncia soltanto la voglia di aprire una “conflittualità sindacale”. Un comportamento che, come si legge nella nota di risposta alla CGIL, “ci appare una contraddizione evidente della stessa volontà di garantire il servizio pubblico dei rifiuti e innescare l’ennesima guerra tra poveri sulla pelle dei lavoratori, la tipologia di distacco interessa ben poco ai dipendenti e non aiuta certo continuare nel clima di guerriglia sindacale basata su evidenti interessi altri e personalismi che nulla hanno a che fare con la tutela del lavoro e del servizio”.
Con l’auspicio che il transito dei dipendenti possa essere definitivo verso la MessinaServizi, intanto il rischio di dover vedere i cassonetti stracolmi e le strade più sporche del solito è stato scongiurato, per lo meno.