di Marina Pagliaro – Una vicenda, quella che lega Messinambiente e Messina Servizi, che dura da sei mesi. Mesi durante i quali a quasi niente sono serviti i diversi confronti che ci sono stati fra l’Amministrazione e i sindacati. 480 i lavoratori coinvolti ma il problema sorge soprattutto per quei 100 che non sono sicuri, ancora, di essere tutelati nel passaggio dalla spa al multiservizi sotto il controllo diretto del Comune di Messina.
Ieri pomeriggio l’incontro della Commissione consiliare a cui hanno preso parte i sindacati si è risolta in un nulla di fatto. Il countdown, intanto, è iniziato. L’assessore Daniele Ialacqua vorrebbe infatti partire dal 1 Marzo ma, come ha detto in più occasioni, “prima devo decidere da quale sindacato farmi denunciare”. Tra l’altro il 28 febbraio sarà l’ultimo giorno di affidamento del servizio a MessinAmbiente.
La Uil vuole, da una parte, che il passaggio avvenga nel rispetto della legge 9 della Regione, appigliandosi alla necessità di aver riconosciute ferie pagate che, durante il periodo di vigenza della Messinambiente, i lavoratori non hanno preso. Per Ialacqua la questione a riguardo è semplice: “Non possiamo aggiungere ulteriori ferie – spiega – I lavoratori avranno un contributo di liquidità nel passaggio da MessinAmbiente a Messina Servizi e poi potranno prendere le ferie secondo la rotazione normale”.
Questo, quindi, l’accordo proposto dall’Assessore. Ma ancora un problema nasce fra chi non nutre fiducia rispetto a una assunzione diretta dei lavoratori da parte del comune. E per questi lavoratori sarebbe infatti giusto approdare, in via transitoria, a una Società regolamentazione rifiuti (SRR) che potrebbe tutelarne maggiormente i diritti. Si tratta di lavoratori con un ruolo fondamentale, fra cui gli autisti. Quei 100 che a Messina Servizi potrebbero essere relegati a ruoli diversi da quelli di assunzione e che quindi fanno braccio di ferro.
Una vicenda burocratica, dunque, che ancora non sta pesando sulla regolarità dell’erogazione del servizio di nettezza urbana e di pulizia della città. Ma il rischio, se le cose non dovessero risolversi entro la fine di questo mese, c’è ed è concreto e riguarda la pulizia della città. Sono intanto 380 i lavoratori, affidati alla Fpcgil, che si sono convinti a conciliare con l’assessorato e che hanno già firmato.