Si chiude anche con la condanna in secondo grado una delle pagine nere della sanità messinese. Le condanne inflitte in primo grado nel febbraio dello scorso anno a Giuseppe Luppino, primario anestesista, all’epoca dei fatti in servizio alla Rianimazione dell’Azienda Papardo-Piemonte e Giovanni Cocivera, ginecologo, all’epoca dei fatti in servizio nel reparto di Ginecologia del Papardo, sono state confermate dalla sentenza d’appello al processo per la vicenda sugli aborti clandestini.
Secondo gli inquirenti i due medici convincevano le donne incinte ad abortire nello studio privato di Cocivera quando le liste d’attesa per eseguire l’intervento in ospedale era lunga o non c’erano posti disponibili. L’anno scorso fu il gip Monia De Francesco a condannare Cocivera a 6 anni e 6 mesi di reclusione, e Luppino a 6 anni, riconoscendo ad entrambi le attenuanti generiche.
Ieri, intorno alle 21,30 la sentenza del collegio di secondo grado presieduto dal giudice Alfredo Sicuro: conferma delle pene ma con revoca delle statuizioni civili decise in primo grado. Il 5 febbraio scorso il sostituto procuratore generale Felice Lima aveva formulato le richieste per conto dell’accusa. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Carlo Autru Ryolo, Alberto Gullino e Nicola Giacobbe.